Champions League

La notte che sognavamo è diventata realtà col 4-1 al Valencia. E non vogliamo svegliarci

La formazione nerazzurra schianta gli spagnoli nell'andata degli ottavi: doppietta di Hateboer e reti di Ilicic e Freuler. Per loro a segno Ceryshev

La notte che sognavamo è diventata realtà col 4-1 al Valencia. E non vogliamo svegliarci

di Fabio Gennari

Meglio di così, non potevamo nemmeno sognarcela. Certo, quel gol del Valencia si doveva evitare, ma chiudere l’andata degli ottavi di finale con un clamoroso 4-1 a favore autorizza tutti a pensare in grande. L’Atalanta di Gasperini supera nettamente il Valencia allo stadio Meazza di San Siro, segnano Hateboer (doppietta), Ilicic e Freuler, mentre a tenere un filo di speranza per gli ospiti ci pensa Cheryshev. La vittoria della Dea è meritatissima, poteva pure essere più larga, ma anche con più gol presi, quindi va bene così e per i 45.792 presenti allo stadio è stata una notte da sogno.

Sorpresa nello schieramento iniziale dei nerazzurri: durante il riscaldamento Djimsiti accusa un problema muscolare calciando il pallone e al suo posto Gasperini manda in campo Caldara con Palomino a sinistra e Toloi sulla destra del terzetto a protezione di Gollini. Lo schieramento offensivo, rispetto alla vigilia, è confermato con Pasalic a supporto di Gomez e Ilicic, mentre in mezzo al campo sulla destra la spunta Hateboer su Castagne, con de Roon e Freuler in mezzo e Gosens a sinistra. Nel Valencia, viste anche le tante assenze, Celades sceglie i “superstiti” con Maxi Gomez attaccante e la coppia Mangala-Diakhaby in difesa. Pubblico delle grandissime occasioni (per l’Atalanta) a San Siro, circa 45mila i presenti con una rappresentanza di 2.200 ospiti arrivati da Valencia.

La gara inizia con i nerazzurri in pressione sui difensori del Valencia: al 4’ Gomez guadagna una punizione dal limite e dopo il tocco di Ilicic manda la palla sopra la traversa di mezzo metro, ma è all’8’ che i nerazzurri falliscono una clamorosa occasione per il vantaggio. Palla filtrante di Ilicic per Pasalic, il croato solo davanti a Domenech calcia troppo centralmente e a mezza altezza, favorendo l’intervento del numero 1 degli spagnoli, che compie il miracolo.

Nonostante le occasioni fallite, gli orobici continuano a spingere senza sosta e al 16’ lo 0-0 è già un ricordo. La palla arriva sui piedi di Gomez in fascia sinistra, il numero 10 della Dea punta l’area di rigore e mette sul secondo palo un cross millimetrico per Hateboer che non perdona e segna l’1-0. Al 20’ Gosens manda sull’esterno della rete un pallone interessante, ma nella fase centrale del primo tempo la squadra spagnola prende in mano le operazioni e al 31’ una dormita di Palomino su calcio di punizione per gli ospiti permette a Parejo di pescare Torres, che colpisce un palo clamoroso. Al 35’ il Valencia costruisce un’altra ottima occasione: Gayà mette in mezzo con il diagonale mancino ma sul secondo palo Mangala è in ritardo di un soffio.

Nel finale di primo tempo la Dea torna a spingere: al 37’ Ilicic cerca l’incursione e dopo un rimpallo ci pensa de Roon a scaricare un destro molto interessante alto di un soffio. Ma è al 42’ che il risultato cambia ancora e stavolta il merito è tutto dello sloveno con il numero 72: palla di Pasalic da sinistra a destra, controllo sontuoso di Josip e palla scaricata con il destro all’incrocio dei pali che fa esplodere il Meazza. Al fischio finale della prima frazione lo stadio è una bolgia, si alzano tutti in piedi per incoraggiare la Dea che rientra negli spogliatoi sul 2-0.

A inizio ripresa ti aspetteresti un Valencia pronto a spingere sull’acceleratore e invece l’Atalanta mette in mostra il suo classico quarto d’ora terribile e scatta decisa verso la gloria. Al 50’ Gomez scappa sul fondo e mette in mezzo un pallone da urlo che Diakhaby tocca quel tanto che basta per mettere fuori causa sia Hateboer che Ilicic; al 57’ il capitano della Dea contende con le unghie un pallone a Kondogbia, si inserisce Freuler e il numero 11 prende la mira e manda all’incrocio dei pali la palla del 3-0. Ila Valencia è in ginocchio: al 61’ Gollini prova a risvegliare gli spagnoli, ma dopo il suo errore Maxi Gomez lo grazia calciandogli in bocca. E così al 63’ Hateboer si invola sulla destra e segna addirittura la doppietta, fissando sul tabellone il punto del 4-0 che viene certificato da un controllo Var atteso da tutti con il fiato sospeso.

L’unico neo della serata arriva al 66’: Palomino commette il secondo errore consecutivo in pochi giorni e regala a Cheryshev il pallone del 4-1 che rende solo un po’ meno larga la terza vittoria consecutiva della Dea in Champions League. Ciò che succede nel finale di gara, però, deve far drizzare a tutti le antenne: il Valencia crea almeno tre occasioni molto interessanti per accorciare ancora, ma per l’imprecisione dei suoi attaccanti non riesce a segnare. Per la verità, anche la Dea si avvicina pericolosamente all’area di rigore con Malinovskyi e Zapata, ma il risultato non cambia più e in vista della sfida di ritorno al Mestalla la squadra orobica può farsi forte di un vantaggio decisamente importante. Senza fretta, con la consapevolezza che i quarti di finale di Champions League sono davvero possibili ma sicuri che prima di festeggiare sarà importante andare in Spagna e tenere il campo come sanno fare le vere big.

ATALANTA-VALENCIA 4-1
Reti: 16’ e 63’ Hateboer (A), 42’ Ilicic (A), 57’ Freuler (A), 66’ Cheryshev (V)

Atalanta (3-4-1-2): Gollini, Toloi, Palomino, Caldara (75’ Zapata), Hateboer, de Roon, Freuler, Gosens, Pasalic (91’ Tameze), Ilicic, Gomez (81’ Malinovskyi). All. Gasperini.

Valencia (4-4-2): Domenech, Wass, Mangala, Diakhaby, Gayà, Torres, Parejo, Kondogbia, Soler, Guedes (64’ Cheryshev), Maxi Gomez (73’ Gameiro). All. Celades.

Arbitro: Oliver (ENG).

Ammoniti: 79’ Hateboer (A).