La notte di Varsavia ha lasciato tante sensazioni positive: l'Atalanta va solo completata

di Fabio Gennari

Ci sono le trattative, le voci, i certificati medici e le schermaglie di mercato. Poi arriva il momento di andare in campo e lì si fa la tara di quello che si è, confronti quello che pensi di poter dare con quello che effettivamente metti sul campo. E le risposte che l'Atalanta si è portata a Bergamo dalla Supercoppa persa 2-0 contro il Real Madrid sono importanti. Forti. Confortanti. Perché c'è modo e modo di cedere il passo ad avversari come quelli allenati da Ancelotti e la Dea non può che essere orgogliosa di quanto ha fatto.

Gasperini, nelle dichiarazioni post partita, ha parlato di occasione persa, i tifosi hanno più di un pizzico di rimpianto. Nel primo tempo l'Atalanta è stata grandiosa, la prima occasione vera della riprese è stata di Pasalic con miracolo di Courtois. Solo dopo si è scatenata la valanga dei Galacticos.

I nerazzurri, negli undici schierati a Varsavia, si sono dimostrati ancora molto competitivi, ormai abbiamo capito bene che in gara secca, o comunque negli appuntamenti importanti, la formazione di Gasperini ha la capacità di ritagliarsi un ruolo davvero da protagonista.

In Europa questa situazione è ancora più evidente, ma anche nelle sfide contro le italiane sono arrivate spesso risposte importanti. Certo, con la Juventus in finale di Coppa Italia s'è perso male, ma, ad esempio in campionato con la Roma, è andata benissimo. Allargando lo sguardo, importante rilevare come arrivare in fondo alle competizioni significhi essere bravi a superare tappe sempre più difficili.

Adesso è necessario puntellare un po' la rosa, perché un cammino come quello in campionato è lungo e faticoso, servono 17-18 elementi di livello anche per garantire le rotazioni e i dirigenti della Dea lavorano in quel senso. Avanti con fiducia, la Dea c'è.