La novità viste a Lipsia: trequartista e due punte di ruolo, il "triangolo" si è rovesciato
La squadra è scesa in campo con buon piglio e un atteggiamento tattico leggermente diverso che ha portato a buone soluzioni

di Fabio Gennari
A Clusone, contro l'Under 23, Ivan Juric non aveva a disposizione Scamacca, che oggi è l'unico centravanti di ruolo presente in rosa. E così in attacco, sia nel primo che nel secondo tempo, aveva schierato Touré davanti a Samardzic e "Dino" Sulemana dall'inizio, con Pasalic riferimento in mezzo supportato da Maldini e De Ketelaere nella ripresa.
La partita di Lipsia ha messo in mostra cose diverse, ovvero Pasalic nel primo tempo e Samardzic nel secondo ad agire da trequartisti di raccordo tra centrocampo e attacco alle spalle di due punte di ruolo: "Dino" Sulemana e De Ketelaere prima, Maldini e Scamacca poi.
La combinazione ha funzionato, sebbene si siano viste più occasioni nella ripresa rispetto al primo tempo, ma tutti e quattro gli attaccanti, pur con diversa pericolosità, si sono messi in mostra. Al tempo stesso, con Pasalic in campo il vantaggio è che puoi metterti 3-5-2 (quindi ristabilendo la parità numerica con l'avversario in caso si affronti un 4-3-3 o un 3-5-2), mentre con Samardzic hai più vocazione offensiva: non è un caso che quello scambio con Maldini, chiuso da una sterzata in area e tiro impreciso, sia una delle iniziative migliori di tutta la partita.
Dentro certe amichevoli non bisogna cercare chissà quale risposta, ma le indicazioni, quei segnali che si cerca di costruire qualcosa di diverso con gli stessi uomini, vanno colti. E forse non è nemmeno un caso che nell'azione del pareggio di Scamacca il dialogo sia Scamacca-Ahanor (di tacco)-Samardzic-Maldini-Scamacca prima della fiondata di sinistro in porta. Insomma, oltre a gol e vittoria queste partite servono anche per costruire quello che durante la stagione sarà prezioso saper fare.