La piazza non la tieni: festa grande dei tifosi dopo il successo di Napoli. Ma ora serve equilibrio
Giusta la gioia, giusto esultare e dar spazio ai desideri. Però tra tre giorni si gioca e si riparte da 0-0. Quindi calma e gesso...
di Fabio Gennari
Stiamo vivendo qualcosa di magico. Lo sappiamo tutti, nessuno escluso. La piazza in questo momento sogna, i tifosi credono che possa davvero accadere qualcosa di ancora più grande della vittoria in Europa League. Lo dimostra l'accoglienza che è stata data alla squadra ieri (3 novembre) di rientro da Napoli dopo il 3-0 alla capolista. Ed è bellissimo che sia così.
Tuttavia, non è ancora tempo di fare calcoli e di considerare l'Atalanta in una corsa che si vince solo se arrivi a 90 punti, o poco meno. L'Atalanta nella sua storia è arrivata due volte a quota 78, quindi c'è ancora tanto da fare e da dimostrare per andare più in alto. Guai a pensare che sia impossibile, ma, allo stesso tempo, guai a credere che oggi la Dea abbia qualche vantaggio sulle concorrenti.
I nerazzurri stanno facendo bene e i tifosi sognano davvero. Dopo aver vinto l'Europa League, i bergamaschi hanno rotto quel muro di specchi che caratterizza le squadre belle ma perdenti. Quelle che si compiacciono senza trionfare. Dublino è stato solo l'inizio, la speranza è che presto arrivino altre gioie, ma è il percorso intrapreso a essere strepitoso. Non possiamo in alcun modo sapere o prevedere dove porterà questa straordinaria cavalcata, perché undici partite di campionato sono abbastanza per capire di che pasta sei fatto ma assolutamente non sufficienti per intravedere dove si può arrivare.
Con la squadra che vola è normale esaltarsi, ma sarà prezioso trovare il giusto equilibrio nei momenti in cui i risultati o le prestazioni verranno un pochino meno. Lì Bergamo dovrà essere brava a stringersi attorno alla squadra come ha già dimostrato di saper fare, a trascinare un gruppo che continua a scrivere la storia e che va applaudito a prescindere. Perché i conti si fanno sempre alla fine, ma anche nel caso in cui non dovessero tornare ci sarebbe comunque tanto, tanto e ancora tanto da gioire.
IO ERO PRESENTE A XINGONIA ED E'STATO TUTTO MOLTO EMOZIONANTE GIOCATORI CHE SONO PASSATI IN MEZZO ALLA FOLLA FESTANTE... POI CERTO ALCUNI SONO PIU'RISERVATI ALTRI SONO PIU'SCATENATI... GRANDI EMOZIONI GRANDE DEA BERGAMO C'E