La serata di Gasperini, tra applausi, espulsione, una vittoria da urlo e la festa finale

di Fabio Gennari

La sua serata è iniziata con i saluti e il silenzio della Curva, è proseguita con uno striscione eloquente («Gasperini assaltiamo l'Europa... insieme») e, dopo un'espulsione ai limiti dell'incredibile, è finita con foto e applausi da parte di tutto lo stadio che gli ha chiesto, a più riprese, di restare a Bergamo. La panchina numero 331 di Gian Piero Gasperini con l'Atalanta (266 in campionato) ha regalato conferme ed emozioni forti. Oggi è previsto un incontro decisivo per il suo futuro, ma la serata di ieri ha già fatto capire molte cose.

Prima di tutto, il coinvolgimento emotivo del mister. Durante la gara il tecnico è sembrato costantemente sul pezzo, attorno al 50' sono partiti cori potenti a suo favore e dopo un piccolo cenno di saluto il gol di Colpani ha riportato tutti sul pezzo: quando la Curva Pisani gli ha chiesto di saltare insieme allo stadio, il mister di Grugliasco ha fatto cenno con le mani di stare calmi e di aspettare. Poco dopo, Di Bello ha punito con la rapida successione giallo-rosso una protesta nemmeno troppo evidente per il fallo di mano fischiato a Hojlund e il mister ha dovuto accomodarsi in tribuna.

Al fischio finale, come detto, grande ovazione per Gasperini, che ha posato per tante foto e si è fatto immortalare anche con Pagliuca e Antonio Percassi, per un ritratto societario che oggi si ricomporrà a Zingonia comprendendo anche i figli dei due presidenti, Joseph e Luca. C'è in ballo il futuro.

Il tecnico piemontese, prima di rientrare negli spogliatoi, ha fatto un alto bel gesto: prima Freuler e poi Malinovskyi sono stati presi da bordocampo e mandati sotto la Curva Pisani a farsi salutare dallo stesso Gasperini. Un segnale bello e importante, un premio per chi ha dato qualcosa di grande alla maglia della Dea.