Netto 0-3 all'Olympiacos

La serata di Malinovskyi: con due gol per la sua Ucraina trascina la Dea in Europa League

Ruslan fissa il risultato nella ripresa con una pregevole doppietta. Nel primo tempo, a sbloccare il risultato, era stato Maehle

La serata di Malinovskyi: con due gol per la sua Ucraina trascina la Dea in Europa League
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di Fabio Gennari

Grande prova di carattere e vittoria roboante per l’Atalanta in Europa League. I nerazzurri, nella bolgia del Karaiskakis di Atene, vincono per 3-0. Decidono le reti di Maehle nel primo tempo e di Malinovskyi (doppietta) nella ripresa, il risultato è giusto e premia la costante ricerca da parte dei nerazzurri del fraseggio e della manovra nonostante le ormai solite e pesanti assenze in attacco.

Nella formazione iniziale di Gasperini non ci sono né Koopmeiners né Boga, la scelta del tecnico è evidentemente collegata alla necessità di tenersi comunque delle carte da sfruttare a gara in corso, con giocatori come il franco-ivoriano (bravo nel dribbling e veloce negli spazi) e l’olandese (preciso palla al piede e molto abile anche nei cambi di gioco) pronti a dare una mano. Nonostante uno stato d’animo evidentemente non dei migliori, in attacco gioca l’ucraino Malinovskyi con Pasalic e Pessina a supporto, gli esterni sono Hateboer e Maehle, con Freuler e de Roon in mezzo e la difesa composta da Toloi, Demiral e Djimsiti a protezione di Musso.

Nella prima frazione di gioco, nonostante un clima decisamente infuocato, con il pubblico di casa che spinge fin dall’inizio alzando a dismisura i decibel del tifo, la partita è completamente nelle mani dell’Atalanta. Malinovskyi, in campo da protagonista, prova subito a replicare la punizione vincente vista contro la Juventus, ma stavolta la combinazione con Freuler si ferma facile tra le mani del portiere avversario (5’). I padroni di casa al 7’ hanno una grande occasione con M. Camara, che dopo aver intercettato un pallone perso da Mahele sfiora il palo con il mancino. Ma è un fuoco di paglia: fino al riposo i padroni di casa vanno a sbattere contro il muro eretto da Demiral, Toloi e Djimsiti e piano piano l’Atalanta trova gli spazi e le misure per costruire una serie di ottime occasioni. Al 21’ e al 38’ Toloi manda due volte in campo aperto Pessina, ma il numero 32 della Dea prima non controlla bene e poi non tira preferendo l’assist al centro (non era fuorigioco).

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Il protagonista però diventa, improvvisamente, Maehle, che al 29’ viene imbeccato da Malinovskyi e calcia incredibilmente sopra la traversa. Una decina di minuti dopo, però, segna il gol del vantaggio. È il 40’, de Roon apre benissimo nello spazio per il numero 3 danese, che inizialmente sembra farsi recuperare da Lala, ma alla fine con la punta trova lo spazio e il tempo per anticipare difensore e portiere, insaccando lo 0-1. Il gol fa esplodere gli oltre seicento presenti nel settore ospiti, al riposo l’Atalanta va in vantaggio e si trova nella condizione migliore che ci si sarebbe potuti attendere alla vigilia.

Nella ripresa, l’Olympiacos cambia modulo inserendo Masouras per Cissè (passa al 4-2-3-1), lo spartito del match tuttavia è sempre lo stesso e quando al 57’ anche Gasperini decide di sostituire Pasalic con Boga e Pessina con Koopmeiners il risultato è che per i bergamaschi entrano forze fresche a sostenere una manovra sempre molto fluida e ben costruita. La gara virtualmente finisce nel giro di tre minuti, tra il 66’ e il 69’, e in un giorno come quello di ieri è significativo che il timbro sulla qualificazione lo metta l’ucraino Malinovskyi. Prima l’azione costruita sull’asse Boga-Koopmeiners porta al tiro dal limite dell’area il numero 18 nerazzurro, che fissa così lo 0-2. Poi, mentre parecchi tifosi dell’Olympiacos iniziano a lasciare la tribuna centrale, arriva anche lo splendido gol dello 0-3, con Malinovskyi che dai 22 metri lascia partire un tracciante sotto la traversa. In entrambe le occasioni, Ruslan mostra una maglia con una scritta (a mano) tanto semplice quanto carica di significato: «No war in Ukraine», no alla guerra in Ucraina.

Il finale di gara è una passerella per Malinovskyi e Maehle, che vengono sostituiti da Mihaila e Pezzella. Hateboer sfiora la rete su assist di Koopmeiners all’87’, ma alla fine il risultato non cambia più e l’ultima emozione è per il giovane Cittadini, che entra al 90’ e fa il suo esordio in Europa League.

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