Niente da fare, dev’essere un talento comune tra i procuratori. Dopo mesi di prestazioni così così (alcune anche molto meno di un livello accettabile), il procuratore André Cury – che cura gli interessi di Ederson e da anni lavora con il Barcellona dove ha portato, tra gli altri, Paulinho e Vidal – ha parlato al programma di Cadena Ser (famosa e importante radio spagnola) Què t’hi Jugues, di quello che potrebbe essere il futuro del suo assistito, ovvero il centrocampista atalantino.
«Un giocatore che credo potrebbe adattarsi molto bene al sistema di gioco del Barcellona, contribuendo con grande fisicità e resistenza, è Éderson, che gioca nell’Atalanta. È un’opportunità perché il suo contratto è in scadenza. L’Atalanta non ha voluto cederlo nonostante abbia ricevuto offerte molto alte. Credo che completeranno il trasferimento in questa sessione invernale o estiva». Le certezze del procuratore di Ederson sono forti: «L’Atalanta chiedeva molti soldi, tra i 60 e i 75 milioni di euro. Ora si presenta un’opportunità perché è quasi in scadenza di contratto, potrebbero anche dimezzarne il prezzo, tra i 30 e i 40 milioni».
Il brasiliano è indubbiamente un giocatore importante, dalla Premier l’estate scorsa hanno fatto proposte importanti e ci sta che con il contratto che scade il 30 giugno 2027 (da verificare eventuali opzioni aggiuntive) si parli di lui in ottica futura. Il problema sono i tempi (dopo mesi di prestazioni non positive o addirittura ai box, l’agente diventa molto loquace dopo un gol in Champions?) e modi: se l’Atalanta chiede 30 o 40 milioni o 70 o 100 milioni è un tema che tocca prima di tutto la società orobica. Ederson, come tutti, partirà eventualmente solo alle condizioni della società nerazzurra. Lookman docet.