L'altra faccia della medaglia: a Berna hanno riposato Lookman, Ederson e Bellanova
In serate come quella svizzera è impossibile non notare la grande varietà di soluzioni a disposizione di Gasperini, date le assenze che c'erano
di Fabio Gennari
L'esaltazione di chi ha giocato e firmato il secondo successo più largo dell'era Gasperini in Europa (più gol sono stati segnati solo a Sarajevo nelle qualificazioni all'Europa League di qualche anno fa, quando finì 8-0) è giusta e doverosa, ma la misura di quanto ha fatto l'Atalanta, anche in previsione delle prossime sfide, è ben definita dagli assenti. Da chi non c'era o si è limitato a osservare i compagni in completo controllo del match. Ragazzi che di solito sono cardini della squadra, elementi chiave del gruppo.
I due nomi più "pesanti" sono quelli di Ederson e Lookman. Il brasiliano era squalificato, ma Pasalic lo ha sostituito alla grande, giocando con autorità e spirito da applausi vicino all'uomo d'acciaio, ovvero de Roon.
Davanti Gasperini ha puntato su Brescianini e De Ketelaere, poi sono entrati Zaniolo e Samardzic, ma la gara in ghiaccio (e non per le condizioni meteo) ha permesso al tecnico di risparmiare le forze del suo numero 11. Da non dimenticare nemmeno la panchina di Bellanova e l'assenza di Zappacosta, due che di solito sono sempre protagonisti.
Complessivamente, considerando anche Djimsiti e Scalvini, sono più di metà dei giocatori di movimenti che possono essere serenamente considerati titolari aggiunti che a Berna non sono scesi in campo. Un ventaglio di soluzioni che il tecnico ha a disposizione in quella che può diventare, è il sogno di tutti, la stagione più incredibile dell'intera stagione nerazzurra. I tifosi sognano in grande, guardando questa Dea è difficile pensarla diversamente.