L'altro mercato è in mano a Juric: i giocatori da valutare in ritiro sono una risorsa
Il nuovo tecnico della Dea avrà la possibilità, nella fase iniziale del lavoro, di osservare gli uomini che sono a disposizione ma in bilico

di Fabio Gennari
Quando cambia un tecnico, possono aprirsi nuove strade che prima parevano sbarrate. Parliamo dei calciatori che con Gasperini erano destinati a un ruolo da comprimari (o peggio ancora) e che invece con Juric potrebbero avere un'altra possibilità.
Intendiamoci: partire da una rosa che è arrivata terza senza prospettive di rivoluzione è comunque tanta roba, ma è chiaro che valutare al meglio chi è stato in prestito o poco utilizzato e valorizzato è un elemento da tenere in considerazione. Anche se poi si dovessero confermare le decisioni già prese in precedenza.
In difesa, da capire la situazione di Godfrey, ma il giocatore maggiormente attenzionato è Giovanni Bonfanti. Classe 2003, ultima stagione a Pisa in prestito, a meno di offerte shock nelle prossime ore verrà valutato da Juric nel lavoro quotidiano di Zingonia per capire se potrà o meno dare il suo contributo come alternativa difensiva del gruppo. Non si parla di un titolare, ci sono già Scalvini, Kossounou, Hien e Djimsiti che si contendono tre maglie, ma se restasse potrebbe sempre scalare le gerarchie.
Sugli esterni, in attesa di altri sviluppi, c'è Bakker che tornerà a lavorare a Zingonia (e occhio anche a Palestra) mentre in mezzo e davanti l'abbondanza è invidiabile: Pasalic, Brescianini, Samardzic, Maldini, ma anche Touré, per una Dea che ha davvero tanti uomini a disposizione. Compreso il rientrante Scamacca. Per tutti la prospettiva è nuova perché nuovo è l'allenatore. Quindi giusto fare le valutazioni del caso senza fretta e con la consapevolezza che ogni scelta andrà soppesata.