L'amaro in bocca non può nascondere numeri e prestazione, serve equilibrio
Subire un pareggio in questo modo è difficile da accettare, ma la situazione di classifica resta invidiabile
di Fabio Gennari
Il gol subito da Valeri su errore di Musso, che è stato decisivo per il risultato, ha lasciato molta delusione in tutto il popolo nerazzurro. Scorrendo i social, tuttavia, si leggono critiche esagerate che offuscano una situazione che è invece molto evidente guardando i numeri della classifica. Che conta poco adesso, ma che non può esaltare la settimana prima dopo aver rischiato grosso in avvio di gara a Monza e rendere invece tutti scontenti dopo il pari con la Cremonese: l'Atalanta è prima in classifica con Napoli e Milan e ha la miglior difesa del torneo con soli tre gol subiti in sei giornate.
Bisogna ripartire da qui, dalle certezze di cosa si sta facendo e dalla consapevolezza che il campionato di Serie A in questa fase è molto livellato. Ci sono squadre che possono prendere punti con tutti, gare che sembrano scontate e che invece si rivelano balorde ed episodi che spesso determinano il risultato. Al Napoli, all'Inter e al Milan in questo turno ha detto bene, all'Atalanta no, eppure il campo aveva detto che si meritavano i tre punti. Giusto analizzare gli errori e cercare sempre di migliorare, sbagliato legare ogni valutazione solo al risultato, soprattutto quando la squadra esprime forse il miglior gioco da inizio stagione.
Già, perché l'altro dato che diventa difficile ignorare non è numerico, ma riguarda il gioco espresso. E la Dea, contro la Cremonese, ha fatto meglio di quanto non si sia visto contro Verona e Monza, tanto per citare due sfide chiuse con un successo. I nerazzurri hanno rischiato meno, hanno creato di più e il portiere della Cremonese ha respinto un paio di conclusioni (soprattutto nel primo tempo) che avrebbero potuto portare la Dea avanti molto prima. Non è andata così, il quinto successo su sei partite è sfumato ma la Dea ha fatto una partita che meritava di essere chiusa con una vittoria. E resta nel gruppo "maglia rosa".