L'Atalanta cerca un esterno sinistro? I due ex Bellanova e Mojica al centro di tante voci
Due giocatori "scaricati" dalla Dea nel recente passato sono a un passo da squadre di livello europeo che hanno bisogno di rinforzi
di Fabio Gennari
Non è come pensate. L'Atalanta non sta lavorando al ritorno a Bergamo di Raoul Bellanova e Johan Mojica, ma nei giorni in cui il mercato della Dea non manda alcun tipo di segnale si chiacchiera parecchio di due ex atalantini che stanno vivendo un momento di grande soddisfazione personale. Evidentemente, chi li ha visti e scelti come alternativa per l'Atalanta non è poi stato così "scarso" nelle valutazioni, visto che il valore è venuto fuori ed entrambi potrebbero giocare l'anno prossimo in Champions League.
Il laterale classe 2000 appena retrocesso con il Cagliari è a un passo dall'Inter. Si parla di un ingaggio come vice Gosens, il suo è un caso curioso perché nel gennaio 2020 i bergamaschi lo presero in prestito con diritto di riscatto a 5 milioni dal Bordeaux e l'anno scorso, dopo la retrocessione con il Pescara, i bergamaschi decisero di non affondare il colpo. Quest'anno Bellanova è retrocesso con il Cagliari, ma è stato comunque protagonista di un bel campionato, tanto da meritarsi gli interessi di parecchie big, tra cui l'Inter.
Quella di Mojica è una storia ancora più incredibile. Dopo sole 11 presenze il prestito con l'Atalanta venne risolto, il Girona (proprietario del cartellino) lo girò all'Elche e nel giro di un anno e mezzo il 29enne di Cali è diventato uno degli obiettivi di Atletico Madrid e Siviglia. Addirittura, secondo alcuni dati pubblicati nei mesi scorsi in Spagna, Mojica sarebbe uno dei migliori esterni sinistri del campionato spagnolo. A 29 anni, il laterale sudamericano potrebbe ritrovare un posto in Champions League.
Chiaramente il tempo può cambiare gli scenari, la crescita dei giocatori e un contesto diverso possono fare molta differenza, ma probabilmente bisogna anche saper un po' aspettare i calciatori. In prospettiva, sarà fondamentale trovare un elemento funzionale al progetto e che riesca a emergere con la Dea, non importa il grande nome ma è fondamentale ragionare sulle qualità: è sempre il campo l'ultimo giudice.