L'Atalanta ha numeri da Europa (quasi da Champions League)

L'Atalanta ha numeri da Europa (quasi da Champions League)
Pubblicato:
Aggiornato:

Sapete qual è il dato più incredibile? Per questa Atalanta, l’Europa League sta perfino stretta. No, non siamo di colpo impazziti, né stiamo volando troppo in alto con i sogni. Le classifiche le fanno i numeri e dopo la vittoria con il Palermo, abbiamo fatto un rapido calcolo. Dal Palermo a Palermo (quindi un girone intero, diciannove partite) quanti punti ha fatto l’Atalanta? Addirittura 42, occupando la terza posizione dietro Juventus (48 punti) e Roma (43 punti).

 

 

Filotto incredibile: 13 vittorie e 3 pareggi. Ogni stagione tutte le squadra vivono un periodo buono, ma quando la continuità si trasforma in un tratto distintivo così forte è giusto parlare di svolta. L’Atalanta ha iniziato sul campo di Pescara contro il Crotone una serie di vittorie che ha visto cadere sotto i colpi di Gomez e compagni Crotone, Napoli, Inter, Pescara, Genoa, Sassuolo, Roma, Bologna, Empoli, Chievo, Sampdoria, Cagliari e Palermo. Tutte queste vittorie sono accomunate da un dettaglio fondamentale: nessuna è stata fortunosa, rubacchiata o ingiusta. Magari sono arrivate quasi al fischio finale, un pizzico di fortuna in certi frangenti ha dato una mano, ma la banda di Gasperini ha sempre dato spettacolo. I tre pareggi sono maturati sui campi di Firenze, Milano (sponda Milan) e Torino (sponda Toro) e anche qui sono più forti i rimpianti. A Firenze la Dea ha creato di più e Petagna nel finale si è mangiato il pallone buono sulla riga di fondo; a Milano, dopo una gara combattuta, è stato Freuler a sbagliare il controllo decisivo in un contropiede tre contro uno. Per quanto riguarda il Torino, la conta delle palle gol è finita in doppia cifra davanti ad una formazione che per almeno settanta minuti è stata schiacciata in area di rigore da parte dei bergamaschi.

 

 

Tre sconfitte ma seconda miglior difesa. Le tre sconfitte sono arrivate sul campo della Juventus (3-1), in casa con l’Udinese (3-1) e in trasferta con la Lazio (2-1). Di queste, solo quella contro la capolista è meritata. In casa con i friulani e in trasferta con la Lazio si poteva fare molto di più: a Roma, ad esempio, un errore di Berisha, che ha regalato il rigore decisivo a Immobile, ha pesato sul risultato in modo determinante. In queste diciannove partite, l’Atalanta ha subito solo quindici gol ed è la seconda miglior difesa dietro alla solita Juventus. Se considerate che di questi quindici, ben otto sono stati incassati nelle gare perse, è facile conteggiare come, nelle altre sedici giornate, siano solo sette le reti subite e mai più di uno a partita. Medie simili sono proprie di squadre che puntano ad obiettivi addirittura più alti della semplice (seppur importantissima per una società come l’Atalanta) Europa League. Il trend positivo, rispetto alle prime cinque partite è stato addirittura stravolto. Contro Lazio, Sampdoria, Torino, Cagliari e Palermo arrivarono solo tre punti con sei gol fatti e ben undici subiti.

 

 

Media 2,21, proiezione a quota 75. Sempre considerando il periodo di riferimento di diciannove partite, la media punti dell’Atalanta è di 2,21 e, con quattordici partite ancora da disputare, la proiezione dice che i nerazzurri potrebbero conquistare ancora 30 punti, portando il totale a fine anno a quota 75. Avete letto bene, 75 punti. In condizioni normali sarebbe giusto definirci visionari, ma l’Atalanta di oggi è quella che vediamo tutti. Considerando che i nerazzurri hanno sempre affrontato qualsiasi avversario senza timore, diventa difficile credere che questa squadra possa avere un crollo. L’anno scorso, per il terzo posto, alla Roma servirono 80 punti mentre, per entrare in Europa dalla porta secondaria, ne sono bastati 67 all'Inter per il quarto posto, 64 per il quinto posto alla Fiorentina e 61 per il sesto posto al Sassuolo. Visti i numeri di Roma e Napoli, è plausibile che anche in questa stagione sia necessario arrivare almeno a 80 punti per aver accesso alla Champions League. Se anche il tecnico Pioli crede alla possibile qualificazione nella massima competizione europea, perché non dovrebbe farlo Gasperini che in diciannove partite ha conquistato ben 7 punti in più?

Seguici sui nostri canali