L'Atalanta non cede alla Juve E Spinazzola non si muove

L'Atalanta non cede alla Juve E Spinazzola non si muove
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C’è una variabile che nella valutazione di Atalanta–Roma non può in alcun modo essere ignorata: il tempo. Da più parti si è letto e si è sentito che la squadra di Gasperini ha un problema (grave) sulle fasce laterali, ma quasi nessuno ha sottolineato che al 20 di agosto è assolutamente normale non essere al top. Soprattutto considerando le vicissitudini di mercato che hanno coinvolto Conti e Spinazzola e senza dimenticare che un anno fa, di questi tempi, i due esterni titolari che scesero in campo contro la Lazio alla prima giornata vennero ampiamente bocciati.

 

 

23 agosto 2016, Conti e Dramè da 5. L’Atalanta di Gasperini era all'alba della stagione, non è il caso di fare paragoni ma un’occhiata a come andarono le cose sulle fasce è bene darla. Quella sera la Dea giocò con il 3-5-2 e Conti (per tutta la gara) così come Dramé (per metà partita poi si fece male) si meritarono ampie insufficienze. Questo dimostra come è necessario aspettare prima di dare giudizi affrettati soprattutto perché da quelle parti si sviluppa molto spesso il massimo della pericolosità offensiva delle squadre di Gasperini. Prima di ammirare i gol di conti e le sgroppate si Spinazzola si dovettero aspettare parecchie settimane. La squadra doveva carburare e fino al Crotone non si videro barlumi europei ma le prestazioni singole sono migliorate con il tempo: il numero 37 di Foligno, fino ad Atalanta–Genoa del 30 ottobre 2016, giocò solo 3 volte da titolare con ben cinque gare in panchina e due fermo ai box. Conti, dopo l’esordio con la Lazio, giocò sette minuti a Genova e con il Crotone oltre ai 90 di Cagliari (gara pessima) e alle panchine con Torino e Palermo.

Hateboer e Gosens, gara diligente. Considerando il passato, le prestazioni di Hateboer e Gosens sono sicuramente da rivalutare. Tutti e due si sono mossi con attenzione e non hanno praticamente mai perso la misura, qualche sbavatura contro la Roma ci può stare ma nel complesso sono più le luci delle ombre. Hateboer è stato il secondo crossatore della squadra (tre palloni messi dentro) mentre Gosens si è fermato a uno semplicemente perché da quella parte gioca Gomez che ne ha messi in mezzo ben otto.

Tutti noi vorremmo vedere subito prestazioni scintillanti ma è chiaro che non si può pretendere da subito di rivedere le prestazioni di Conti e Spinazzola se non ci sono Conti e Spinazzola. Magari Hateboer e Gosens diventeranno anche più forti dei predecessori, sicuramente l’Atalanta crede in loro come crede in Castagne, ma la variabile tempo è tanto decisiva quanto importante nella valutazione di ogni giocatore. Cambiare adesso potrebbe pure essere più complicato perché il lavoro fatto durante l’estate sarebbe da ripetere. Quasi da capo.

 

 

Conti e Spinazzola: Atalanta vittima che non molla. Chiudiamo con la situazione ormai arcinota di Conti e Spinazzola. Lo facciamo per ribadire che con l’esterno di Lecco (pur con modi e tempi discutibili) la strada della cessione era inevitabile e comunque si sono strappati ben ventiquattro milioni di euro più il giovane Pessina. Per le casse della società e considerando Hateboer e Castagne in rosa, un autentico capolavoro fatto da una posizione di oggettiva difficoltà. E badate bene, aumentare l’ingaggio a Conti a fine campionato non sarebbe servito a nulla.

Spinazzola rappresenta invece una situazione in cui l’Atalanta può e deve assolutamente tenere duro. Filtrano da più parti indiscrezioni che confermano la linea di ferro verso un ragazzo in evidente confusione che non risponde alle convocazioni e si è chiuso in un silenzio assordante. Ma la società è fermissima sulla sua linea: Spinazzola non si muove. Alla Dea questa lezione costerà 250 mila euro, ma tenere a Bergamo Spinazzola può avere ripercussioni molto importanti sui rapporti di forza futuri con la Juve: se cedi adesso, ricapiterà ancora con Orsolini e in generale (potenzialmente) in tutte le situazioni di prestito biennale con qualsiasi altra società. Gli accordi vanno rispettati e mai come questa volta l’Atalanta è determinata ad andare fino in fondo.

Se, come sembra, al 31 agosto Spinazzola sarà ancora a Bergamo il ragazzo pagherà una multa e dovrà chiedere scusa a tutti. È impensabile che possa perdere il Mondiale e una stagione da protagonista per un capriccio: probabilmente anche lui se ne starà rendendo conto. Le cavolate le fanno tutti, gli uomini lo capiscono e fanno poi il massimo per riconquistare un ruolo da protagonista: non servirà amarsi di nuovo, basterà rivedere le prestazioni dell’anno scorso e poi a giugno ognuno per la sua strada.

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