L'Atalanta Primavera è in difficoltà: spettro retrocessione sempre più concreto
A due anni di distanza dalla stagione che costò l'esonero a Marco Fioretto, l'Under 20 orobica si ritrova nuovamente a combattere per la salvezza

di Alessandro Giovanni Pagliarini
L'incubo rischia di ripetersi. A due anni di distanza dalla drammatica situazione che costò la panchina a Marco Fioretto, l'Atalanta Primavera si ritrova nuovamente a combattere per non retrocedere. E la sconfitta casalinga per 0-1 contro il Bologna sabato (1 marzo) nell'ultima giornata del campionato Primavera 1 ha ulteriormente aggravato una crisi che, ormai, non può più essere ignorata.
Una squadra in difficoltà
I giovani nerazzurri sono apparsi volenterosi ma tremendamente imprecisi, creando diverse occasioni senza però riuscire a concretizzare. Il gol di Jaku al 5' ha indirizzato la partita in salita, costringendo i ragazzi di Bosi a fare la partita. Tuttavia, nonostante i tentativi di Cakolli, Armstrong e Bonanomi, la Dea non è stata in grado di raddrizzare il risultato.
La situazione di classifica è preoccupante. Il Bologna diciassettesimo, grazie ai tre punti conquistati a Zingonia, ha ridotto a soli quattro i punti lo svantaggio sulla Dea. Ora i nerazzurri hanno il fiato sul collo, con i falsinei che si uniscono alla rincorsa insieme all'Empoli (diciottesimo con un punto in meno rispetto ai rossoblù). Una situazione complicata per una società che da sempre fa del proprio settore giovanile un vanto internazionale.
Fantasmi del passato
La situazione attuale riporta alla mente quanto accaduto nella stagione 2022-23. Allora, dopo 28 giornate, la Primavera guidata da Marco Fioretto occupava il terzultimo posto (allora il campionato era di 18 squadre e non 20) con 32 punti, in piena zona play-out. La sconfitta contro il Milan nella giornata successiva costò la panchina al tecnico, sostituito proprio da Giovanni Bosi, che riuscì nell'impresa di salvare la squadra conquistando 10 punti nelle ultime cinque partite.
Oggi la storia sembra ripetersi. La Primavera attuale, sedicesima in classifica, ha totalizzato 30 punti dopo 28 giornate, uno in meno rispetto alla situazione di due anni fa. Allora la salvezza arrivò anche grazie ai 14 gol stagionali di De Nipoti (4 dei quali nelle ultime cinque giornate con Bosi in panchina), mentre l'attuale formazione sembra mancare di un trascinatore.
I numeri della crisi parlano chiaro: la media punti di Bosi in questa stagione (1,07 a partita considerando solo il campionato Primavera 1) è addirittura inferiore a quella di Fioretto prima dell'esonero nella stagione 2022-23 (1,13). Un dato che non può non preoccupare, sebbene ci siano ancora dieci partite a disposizione per provare a invertire il trend.
La luce in fondo al tunnel?
L'unica nota positiva in questo momento buio resta l'impegno europeo. Mercoledì 5 marzo i nerazzurri voleranno in Turchia per affrontare il Trabzonspor negli ottavi di finale della Uefa Youth League, competizione in cui la squadra ha mostrato ben altro spirito, come testimoniato dalla qualificazione conquistata ai rigori contro la Dinamo Kiev.
Con dieci partite ancora da disputare in campionato, adesso l'Atalanta Primavera è chiamata a una reazione d'orgoglio immediata. Chiaro però che ci si debba interrogare sulle cause di questa difficoltà per trovare soluzioni efficaci nel più breve tempo possibile.
Perché un patrimonio importante come quello del vivaio bergamasco non può essere messo a rischio e una retrocessione avrebbe del clamoroso. Ora la testa dovrà essere rivolta esclusivamente all'impegno europeo, ma poi sarà fondamentale concentrarsi sulla salvezza, obiettivo minimo per una società che ha fatto del proprio settore giovanile un modello da seguire, in Italia e in Europa.
Penso che da quando è arrivato il "guru" interista le cose sono solamente peggiorate....