L'Atalanta protagonista di una docuserie Netflix? Sarebbe bellissimo (e non è impossibile)
Secondo quanto riportato da Tuttomercatoweb, un nuovo investitore indiano vorrebbe creare un format sul club nerazzurro per espandere il brand
Com'è comprensibile, la notizia sta circolando di chat nerazzurra in chat nerazzurra sin dalla sua pubblicazione, avvenuta nella tarda mattinata di oggi (25 giugno). Secondo quanto riportato da Andrea Losapio su Tuttomercatoweb, il miliardario indiano Divyank Turakhia avrebbe acquisito 70 milioni di euro di quote dell'Atalanta di proprietà di Stephen Pagliuca. Al momento, la notizia non trova conferme ufficiali di alcun tipo, ma - fosse vera - potrebbe aprire nuove opportunità per il club nerazzurro.
Uno sviluppo internazionale
Divyank Turakhia a Dublino dopo la vittoria dell'Europa League
Divyank Turakhia con Pagliuca a Dublino dopo la vittoria dell'Europa League
Dal punto di vista gestionale-operativo, l'ingresso di Turakhia nel capitale dell'Atalanta cambierebbe poco o niente. Secondo Losapio, però, il tycoon indiano - che era presente sia ad Anfield per la sfida vinta 0-3 contro il Liverpool che a Dublino per la vittoria dell'Europa League, come mostra chiaramente una foto dei festeggiamenti post partita - sarebbe interessato soprattutto a "spingere" il brand Atalanta ben oltre i confini nazionali e continentali.
Come riporta Tuttomercatoweb, proprio Turakhia avrebbe pensato (forse addirittura proposto?) a Netflix la realizzazione di una docuserie dedicata al club orobico per raccontare gli ultimi, incredibili otto anni, che hanno portato l'Atalanta dal lottare per la salvezza alla vittoria di un importante torneo europeo. Lo spunto di partenza sarebbe Sunderland 'Til I Die, che racconta in tre stagioni la quotidianità del Sunderland, caduto dalla seconda serie alla terza serie inglese.
Una serie sull'Atalanta? Bellissimo!
In realtà, il prodotto finale non sarebbe simile, per un semplice motivo: in Sunderland 'Til I Die, le telecamere di Netflix hanno accompagnato passo passo, giorno dopo giorno, i giocatori e il club, montando poi il tutto. Con l'Atalanta, se davvero si volessero raccontare gli ultimi otto anni, questo non sarebbe possibile. Si potrebbe quindi immaginare un format più classicamente documentaristico. Altra opzione, invece, sarebbe se le telecamere iniziassero a seguire l'Atalanta da quest'anno (o in una delle prossime annate), dando così vita a un prodotto simile alla serie All or Nothing di Amazon Prime Video, che ha dedicato a diversi club questo format (la Juventus in Italia, ma anche Manchester City, Arsenal e Tottenham in Premier, così come a squadre di altri sport).
Al di là della notizia su Turakhia e che ci siano stati realmente degli abboccamenti con Netflix, è indubbio che la storia recente dell'Atalanta rappresenti qualcosa di affascinante, cinematograficamente parlando. E non è affatto da escludere la possibilità che qualcuno, anche in multinazionali di questo tipo, abbia realmente pensato a un prodotto come quelli esposti poc'anzi. Di certo il pubblico bergamasco (ma non solo) ne andrebbe pazzo.