Successo importante dell’Atalanta Under 23 al Comunale di Caravaggio contro il Siracusa. Il 3-1 rifilato ieri (30 novembre) ai siciliani sa di riscatto immediato dopo il pesante 5-1 subito in Coppa Italia contro la Pro Vercelli. Una vittoria in rimonta che vale doppio, perché arriva contro una squadra in gran forma e con il carattere che era mancato mercoledì sera.
Primo tempo
L’avvio, a onor del vero, è stato parecchio complicato. Il Siracusa è partito meglio e all’8′ ha conquistato un calcio di rigore generoso per un contatto in area tra Comi e Ba. L’arbitro Vingo della sezione di Pisa aveva indicato il dischetto senza esitare, venendo subito richiamato al monitor su richiesta dei nerazzurri. Dopo un lunghissimo check, però, ha confermato la decisione iniziale: penalty per gli ospiti.

Dagli undici metri si è presentato Molina, che al 12′ ha spiazzato Vismara portando avanti i siciliani. La Dea ha incassato, ma ha reagito subito. Al 16′ è arrivata la prima occasione dei bergamaschi, con Farroni protagonista di un grande intervento a negare il primo gol stagionale a Cassa.
I ritmi sono rimasti piuttosto blandi per mezz’ora, fino al terzo minuto di recupero. Corner dalla destra per l’Atalanta: Panada ha pennellato un cross perfetto per Levak che ha tagliato sul primo palo e ha schiacciato in porta di testa anticipando tutti, portiere compreso. Il gol è coinciso con il duplice fischio: si è andati a riposo sull’1-1 e l’Atalanta ha potuto ripartire con fiducia.
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L'esultanza di Levak dopo l'1-1
Secondo tempo
La ripresa si è aperta con maggiore convinzione da parte dei nerazzurri. Subito una bella discesa di Cissè, con Farroni protagonista di una bella uscita per non farsi saltare dall’attaccante guineano. Sulla carambola successiva, il pallone è tornato sui piedi della punta che ha messo in mezzo per il neoentrato Misitano. Zampata precisa dell’ex Roma, neutralizzata ancora dal portiere del Siracusa con un intervento di piede.
L’Atalanta ha continuato a spingere e al 65′ ha trovato finalmente il vantaggio. Azione nata sulla sinistra con Navarro che ha scambiato con Panada e ha calciato col mancino dal limite dell’area: la conclusione del centrale spagnolo è stata deviata da Bonacchi e ha ingannato Farroni, il quale è rimasto immobile mentre il pallone carambolava in rete.
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Navarro dopo il 2-1
Dieci minuti dopo è arrivato il tris che ha chiuso i conti. Al 75′, sugli sviluppi di un corner del Siracusa, Simonetto (anche lui subentrato all’intervallo) ha spazzato via il pallone e ha innescato una ripartenza micidiale. Misitano si è fatto tutto il campo palla al piede, ha seminato Cancellieri, ha aperto il piattone e ha bucato Farroni. Una cavalcata straordinaria che è valsa il 3-1 e ha messo al sicuro la vittoria.
Nel finale il Siracusa ha chiesto il rosso diretto per Obrić dopo un fallo su Molina, ma l’arbitro dopo la revisione al monitor ha estratto solo il giallo per il centrale sloveno. Una chiamata molto criticata anche sugli spalti, dato che la partita era ormai chiusa e l’intervento del classe 2006 non sembrava affatto intenzionale.
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Misitano firma il definitivo 3-1
Una risposta di carattere
«I ragazzi hanno risposto bene tenendo il campo ed era fondamentale ottenere i tre punti oggi – ha ammesso mister Bocchetti nel post-gara -. Potevamo fare meglio in alcuni frangenti, siamo partiti un po’ timorosi e questo non ci ha permesso di sviluppare al massimo il nostro gioco. Devo dire comunque che i ragazzi hanno fatto una gara straordinaria contro una squadra che attraversa un momento davvero positivo».
Il tecnico nerazzurro ha sottolineato l’importanza del gol a fine primo tempo: «Ci ha dato una grossa mano, permettendoci di entrare in maniera diversa nel secondo. Sono contento della reazione e dei cambi: Misitano e gli altri ragazzi sono stati molto bravi, una bella risposta a livello di gruppo».
Una dedica speciale ha aperto le dichiarazioni del mister: «Dedichiamo questo successo a Giancarlo Finardi, che ha subito un lutto familiare».

Rispetto alla serata di Vercelli è cambiato tutto. Chi ha giocato ha dimostrato carattere, voglia di lottare, atteggiamento giusto. Proprio quello che era mancato mercoledì e che Bocchetti aveva chiesto con forza. Ora l’Atalanta U23 può guardare avanti con maggiore fiducia: il settimo risultato utile nelle ultime otto gare è un segnale di maturità e solidità. La batosta Pro Vercelli è già alle spalle.