Alzare il livello

L'attacco della Dea non ha ancora carburato: solo 2 gol e 9 tiri nello specchio della porta

La squadra deve trovare ancora il miglior assetto là davanti. Molto passerà dal rendimento degli attaccanti, che stanno tirando poco

L'attacco della Dea non ha ancora carburato: solo 2 gol e 9 tiri nello specchio della porta
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di Fabio Gennari

Quando Gasperini parla di gioco d'attacco da migliorare e di necessità di fare più gol per restare in vetta, si riferisce principalmente ai suoi uomini del reparto avanzato. Nella considerazione del tecnico, l'Atalanta oggi ha cinque attaccanti di ruolo: i colombiani Zapata e Muriel, l'ex Sassuolo Boga e i nuovi arrivati Lookman e Hojlund. Nelle prime sette giornate di questo campionato, l'unico a essere sempre sceso in campo (dall'inizio o a gara in corso) è l'ex Lipsia, che ha collezionato finora sei tiri verso la porta avversaria di cui appena due nello specchio. Lookman ha segnato a Genova (un gol buono e uno no), ha contribuito all'autorete del 2-0 a Monza e ha servito l'assist per Hojlund sempre sul campo dei biancorossi. Più un rigore procurato con il Torino.

Il secondo giocatore per presenze è Muriel, e qui iniziano le note negative. Il colombiano non è quasi mai stato pericoloso, delle quattro conclusioni tentate appena due sono finite nello specchio della porta con zero gol segnati. Gli stessi di Zapata, infortunato dalla partita con il Torino ma in precedenza convincente con la Sampdoria e il Milan più per il gioco che per la pericolosità offensiva: cinque tiri, solo due nello specchio e nessuna rete segnata. Il terzo attaccante che era già in rosa l'anno scorso, ovvero Boga, ha visto il campo solo due volte e ha tentato la conclusione solo una volta.

Chi sta convincendo di più in termini di pericolosità è il giovane danese Hojlund. A Roma, il classe 2003 ex Sturm Graz ha servito l'assist decisivo a Scalvini per lo 0-1, in precedenza aveva giocato titolare anche a Monza bagnando il suo esordio dall'inizio con un palo e un gol. Delle due conclusioni tentate, entrambe sono finite nello specchio della porta con una pericolosità vicina al cento per cento. La strada è quella giusta. In generale, tuttavia, serve che la squadra trovi una migliore amalgama dalla cintola in su. Ora stanno giocando spesso elementi adattati, come Pasalic, Ederson e Malinovskyi, ma è chiaro che sia necessario trovare il modo per sfruttare al meglio le doti dei nuovi e riportare ai vecchi fasti quei giocatori che sono a Bergamo da più tempo.

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