L'attesa del match col Borussia e le parole (travisate) del Gasp

L'attesa del match col Borussia e le parole (travisate) del Gasp
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Una normale intervista a Gasperini realizzata da Sky Sport che ha scatenato una serie di polemiche e preoccupazioni nell’attesa della più importante amichevole del precampionato nerazzurro. Dopo l’ennesima doppia seduta di luglio, la compagine orobica questa mattina si trasferirà da Steinach (San Gallo, Svizzera) ad Altach (in Austria, appena dopo il confine) e alle 19.30 affronterà in amichevole i quotati tedeschi del Borussia Dortmund. La sfida è molto attesa dal pubblico atalantino, tanto che da Bergamo sono una dozzina i bus in viaggio per una spedizione che dovrebbe tranquillamente abbattere il muro delle mille presenze.

 

 

Cosa aspettarsi dalla sfida di Altach. La gara di questa sera è molto complicata per la squadra di Gasperini. I tedeschi l’anno scorso sono arrivati terzi nella Bundesliga, ma parliamo di una compagine che ogni anno combatte per i vertici, si qualifica in Champions League e mette in mostra talenti assoluti a livello europeo. Il Borussia sabato si giocherà la Supercoppa di Germania con il Bayern Monaco, la loro preparazione dovrebbe essere più avanti e quindi ci sono diversi motivi per capire a che punto è l’Atalanta. Gasperini ha voluto questo tipo di sfide proprio per alzare il livello di difficoltà, il risultato è sempre importante ma forse più di ogni altra volta saranno la tenuta difensiva e i movimenti di attacco a destare particolare interesse. Cercare lo sviluppo del gioco contro avversari dalla cifra tecnica così superiore è una sfida nella sfida e ogni dettaglio sarà prezioso per valutare le prossime settimane sia dal punto di vista delle scelte che sul mercato.

 

 

Le scelte di Gasperini e i possibili protagonisti. Dopo la sgambata di sabato con i dilettanti dello Steinach, contro il Borussia l’Atalanta scenderà in campo con la formazione migliore. In porta Berisha, nella difesa a tre sarà ancora una volta Palomino il vice Caldara, con Masiello e Toloi ai lati, mentre sulla linea di mezzo toccherà al belga Castagne fungere da cursore visti i problemi al ginocchio (meno gravi del previsto) di Hateboer. Freuler e Cristante avranno il compito di battagliare nel cuore del gioco; Spinazzola sarà la sentinella di Gomez, con Kurtic a completare il tridente insieme a Petagna. Il dualismo dei centravanti dovrebbe questa volta risolversi a favore del puntero triestino ed è proprio lui uno degli osservati speciali: senza esperienza in Europa e dopo il bel campionato dell’anno scorso, “Peta” è chiamato a svoltare e la concorrenza di Cornelius gli farà benissimo. Contro il Lille ha giocato uno spezzone, sabato ha fatto un tempo e stavolta potrebbe guidare lui l’attacco contro il Borussia. Ilicic e Orsolini li vedremo a gara in corso. Dall’altra parte, occhi puntati su Aubameyang (31 gol in 32 partite di Bundesliga l’anno scorso), Dembelè e Goetze.

 

 

Le parole (travisate) del mister. Nella giornata di ieri, intanto, Gasperini, a passeggio con il direttore operativo Roberto Spagnolo, ha incrociato la troupe di Sky e ha rilasciato alcune dichiarazioni. La vera notizia è che, nelle parole del mister, non c’è alcuna notizia. Per l’ennesima volta a Gasperini è stato chiesto degli obiettivi stagionali e due domande (su tre) hanno insistito su Spinazzola (che non si muove) e sull’importanza della sua permanenza. Il tecnico ha sottolineato come sarà difficilissimo ripetersi e come sarebbe ben felice che Spinazzola restasse in gruppo; lo stesso Gasperini ha ricordato come le partenze di Kessiè e Gagliardini, oltre a Conti, rappresentino perdite importanti ma che è nella normalità vedere ragazzi che passano alle big. L’importante è che vengano adeguatamente sostituiti con l’obiettivo di essere ancora competitivi per far bella figura in Italia e in Europa. In attesa di de Roon, guardando il video di Sky (e non leggendo solo le frasi riportate, quasi ad arte, da parecchi siti online) si capisce benissimo come contenuti, toni, parole usate ed espressioni non siano polemici ma semplicemente chiari: ogni allenatore di Serie A, il 31 luglio e con un mese di mercato davanti, resta in guardia, sottolineando che qualcosa si può ancora fare. Chi ci vede polemiche e toni aspri, sbaglia completamente strada.

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