Le notti di coppa sono sempre importanti: la Champions porta soldi, ma non ci sono solo quelli
Giocare a certi livelli è sempre rilevante, anche nell'ottica di una crescita del gruppo che prescinde dal valore economico della competizione
di Fabio Gennari
Tra Champions ed Europa League non c'è paragone in termini economici. Giocare la massima competizione europea porta prestigio ma anche molti soldi nelle casse delle società e il rapporto, per una formazione come l'Atalanta che negli ultimi anni ha raggiunto anche traguardi importanti come i quarti di finale di Champions League, arriva quasi a 4 a 1: a fronte di 10 milioni che possono arrivare dall'Europa Lague, gli introiti della massima competizione continentale sfiorano i 40 milioni di euro.
Sul piano calcistico, tuttavia, anche giocare la seconda coppa del continente ha risvolti positivi. Certe serate permettono di avere grandi stimoli per una crescita in consapevolezza e autostima che alla lunga possono rivelarsi positivi. L'Atalanta ormai non è più la squadra che si affaccia con fierezza ma poca esperienza al calcio europeo, con Gasperini c'è una continuità di rendimento e partecipazioni ai massimi tornei continentali che per i giocatori e tutto l'ambiente ha significato una crescita costante.
I calciatori, quando scendono in campo nelle gare europee, migliorano il proprio bagaglio personale a favore poi dell'impiego in campionato, che è molto diverso ma ugualmente importante. Per arrivare in alto e giocare di nuovo nelle coppe. L'Atalanta passa da questo continuo ping-pong tra Italia ed Europa ormai con grande continuità e anche se ci sono alcuni elementi un po' più avanti con gli anni, il mix tra giovani e trentenni che sono ormai una certezza garantisce ai nerazzurri una continuità che sarà preziosissima nelle prossime stagioni. Speriamo, sempre in Europa.