Belle sensazioni

Le scelte di Gasperini e la consapevolezza di avere anche un'altra Atalanta: che bravi questi ragazzi

I giovani mandati in campo dal tecnico hanno risposto molto bene, i big rimasti fuori devono alzare il livello per riconquistare un posto

Le scelte di Gasperini e la consapevolezza di avere anche un'altra Atalanta: che bravi questi ragazzi
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di Fabio Gennari

Contro il Torino, al fischio finale c'erano in campo Okoli (2001), Ruggeri (2002), Soppy (2002), Zortea (1999), Lookman (1998) e Hojlund (2003). Nessuno di loro era nella rosa della passata stagione, tutti sono stati scelti dal tecnico dall'inizio o a gara in corso, con invece giocatori come Muriel, Maehle, Hateboer e Boga che hanno invece osservato i compagni (chi dalla panchina, come i primi tre, e chi da casa, come l'ultimo). Malinovskyi è entrato in campo per appena dieci minuti.

Dall'inizio della stagione, il tecnico nerazzurro ha ruotato praticamente tutti gli uomini a disposizione. Nelle scelte, Gasperini è stato molto aperto e ha provato ogni risorsa del gruppo con risultati che sono sotto gli occhi di tutti: la squadra è diversa dal passato, guida la classifica dopo quattro giornate insieme alla Roma e lancia segnali interessanti in vista delle undici partite che separano la Serie A dalla sosta per il Mondiale. Nessuno, in questo momento, può fare ragionamenti concreti sulla graduatoria ma le risposte non si possono ignorare.

Nel dopo partita, in conferenza stampa, il mister ha gonfiato il petto. Gioca chi merita, ha detto. Soddisfatto delle risposte che ha visto e consapevole che quelli che in questo momento stanno a guardare in panchina non possono che essere stimolati dal rendimento dei più giovani. Nell'Atalanta che stiamo vedendo non c'è spazio per musi lunghi, allenamenti non al massimo o elementi che "giochicchiano". Tocca spingere e andare forte, il posto va conquistato.

I cambi visti con il Torino, da questo punto di vista, sono emblematici. Esce Zapata per infortunio al 37'? Dentro Hojlund, danese classe 2003 a Bergamo da pochi giorni, e non Muriel. Dall'inizio gioca Soppy. A inizio ripresa Zappacosta ha bisogno del cambio? Spazio a Zortea, con Maehle e Hateboer a guardare. E ancora: Ruggeri per Toloi e Lookman per Ederson molto prima di Malinovskyi per Pasalic. Sono segnali importanti, "l'altra Atalanta", ovvero quella dei nomi nuovi, è una bella realtà. E le prestazioni del campo serviranno anche per far crescere di condizione e rendimento chi, contro il Torino ma non solo, è rimasto a guardare.

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