Possibili varianti

L'importante duttilità di de Roon e Scalvini e il peso tattico di Mario Pasalic

Nella rosa dei bergamaschi ci sono più elementi che hanno una elasticità tattica preziosissima per Gasperini

L'importante duttilità di de Roon e Scalvini e il peso tattico di Mario Pasalic
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di Fabio Gennari

Durante tutto il precampionato, Marten de Roon è stato provato da difensore e Scalvini in mezzo al campo. Quando sono iniziate le gare ufficiali, complice anche la cessione di Freuler, l'olandese è stato riproposto in mezzo con Koopmeiners (e sono gli unici ad aver giocato tutti i 773' minuti ufficiali finora disputati in campionato), con il giovane prodotto del vivaio che si è alternato nelle ultime due da titolare sia in mezzo (con gol a Roma) che dietro (con ottima prestazione in marcatura su Ikoné della Fiorentina).

La duttilità dei due elementi a disposizione di Gasperini è risaputa, che si giochi a tre o a quattro sia de Roon che Scalvini possono giostrare in diverse zone del campo e questa è una grande risorsa per il tecnico. Sia con la rosa al completo che in momenti di emergenza, dove tante assenze condizionano forzatamente le scelte. Sia dall'inizio che a gara in corso. E la loro presenza in campo va anche osservata a più ampio respiro, considerando la posizione di Mario Pasalic.

Il centrocampista croato è un altro elemento di grande duttilità. A Roma ha giocato insieme a Ederson alle spalle di Hojlund, domenica Muriel e Lookman sono favoriti per una maglia dall'inizio, ma nel 3-4-1-2 la presenza di Pasalic dietro le punte ha un preciso senso tattico e nello stesso tempo, nel 4-2-3-1, il numero 88 di Gasperini può muoversi in una qualsiasi delle tre posizioni alle spalle del centravanti. Fisicità e senso della posizione rendono l'ex, tra le altre, di Milan e Monaco una pedina preziosa in gare complicate come quella contro l'Udinese.

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