Primo bilancio

L'inizio di stagione resta molto positivo: in piena corsa europea e qualificati in Europa League

Molto importante essere così avanti nella competizione continentale e anche il cammino in campionato è ottimo. Bisogna tenere botta

L'inizio di stagione resta molto positivo: in piena corsa europea e qualificati in Europa League
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di Fabio Gennari

Il punto strappato a Udine nel finale, dopo una prestazione tutt'altro che trascendentale, lascia un po' l'amaro in bocca perché ci si aspettava una gara diversa. A bocce ferme però, e classifiche alla mano, non si può non essere soddisfatti: l'Atalanta sta facendo esattamente quello che ci si auspicava prima dell'inizio della stagione. Anzi, la qualificazione al prossimo turno di Europa League con due gare di anticipo rappresenta un plus che merita di essere sottolineato.

Il concetto è molto semplice: l'obiettivo della squadra si può inquadrare nella qualificazione europea. Se l'Atalanta anche nel 2024/25 giocherà in una delle tra competizioni europee avrà fatto una stagione meritevole di applausi. Chiaramente, il livello di soddisfazione sarà diverso in base al fatto che si arrivi in Champions, in Europa League o in Conference. In campionato il cammino dopo 12 giornate (su 38) è indicativo ma assolutamente non definitivo. Per qualsiasi valutazione è prestissimo, ma vedere la Dea tenere il passo delle big è prezioso.

L'Atalanta si trova a quota 20 punti, più vicina al quarto posto del Napoli (21) che all'ottavo, il quale significa star fuori da tutto (Bologna, 18 punti). Il terzo  posto del Milan è a 23 e dai rossoneri alla Lazio decima ci sono 6 punti, con otto squadre coinvolte. Questo è un bene per il prosieguo del torneo: più compagini sono in corsa e maggiori sono le possibilità che ogni settimana ci sia uno stop di chi ti precede. L'Atalanta ovviamente può salire come scendere, anche con qualche punto in più (e si potevano prendere) e in meno delle altre (e si potevano non concedere) la situazione sarebbe stata tutta da seguire. Quindi prendiamo il buono: la squadra c'è. E se la gioca.

Il cammino in Europa League va poi considerato, perché giocare al giovedì e poi nel fine settimana qualcosa ti toglie. Inevitabilmente. Se il 30 novembre arrivasse almeno un punto contro lo Sporting Lisbona, i ragazzi di Gasperini avrebbero però tre mesi pieni in cui poter pensare solo al campionato e alla Coppa Italia: gli ottavi di Europa League si giocheranno infatti il 7 e il 14 marzo, in Polonia il 14 dicembre il risultato non conterà quasi nulla, mentre le quindici partite di campionato più (almeno) una di Coppa Italia avranno un peso molto diverso.

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