Nella serata della storia standing ovation per il Papu

Nella serata della storia standing ovation per il Papu
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Tante prestazioni importanti, un gol decisivo del Papu ma anche il pareggio di Zapata che vale oro e il sigillo di Pasalic. Un’Atalanta da urlo conquista la Champions League battendo il Sassuolo con pieno merito e i voti sono alti. Per tutti.

 

 

Gollini 6,5: prende gol da Berardi con un destro chirurgico sul palo più lontano, per tutto il resto della gara è bravo a tenere la posizione e a non rischiare quasi nulla, nel finale mette il corpo contro Djuricic ed esce tra gli applausi. (92’ Rossi sv)

Masiello 7: salva un pallone pericolosissimo di Berardi al 40’, questa e altre 4-5 giocate in chiusura che certificano la sua statura mentale valgono un sette pieno in pagella. (62’ Pasalic 7: entra in campo e dopo nemmeno tre minuti insacca il gol del 3-1 che viene convalidato dopo circa 5’ minuti di verifiche facendo esplodere due volte lo stadio. Bravo a mettere il sigillo sulla gara, spesso decisivo quando è entrato in campo.

Djimsiti 7: buon primo tempo anche se il Sassuolo è spesso pericoloso e lui fatica un sacco. È bravo a non perdere mai la trebisonda e a restare attaccato alla partita con i denti e con il cuore crescendo molto nella ripresa.

Palomino 6,5: si fa superare da Duncan in occasione del vantaggio di Berardi, qualche altro intervento è poco preciso, ma ha il grande merito di non mollare mai e alla fine cresce alla distanza ed è decisivo.

 

 

Castagne 7: parte un po’ lento, nel momento decisivo del match è bravo a mettere il turbo e in avvio di ripresa arriva spesso sul fondo cercando sempre la conclusione e la superiorità.

De Roon 7: chiude il primo tempo con l’episodio da cui nascono il giallo suo e di Magnanelli e il rosso a Berardi, tiene sempre la partita con uno spessore mentale che diventa anche commovente a tratti.

Freuler 6,5: chiude il campionato un po’ in riserva, ma anche se non gioca la sua partita migliore è prezioso perché resta aggrappato alla partita con le unghie non mollando mai nemmeno di un centimetro.

Gosens 7: esulta come se avesse segnato per una spaccata risolutiva che arriva al 93’esimo di una gara ormai vinta, è grande per quantità e per continuità d’azione soprattutto quando il Sassuolo trova il pertugio per sfondare.

 

 

Gomez 8: primo tempo in cui cerca spesso la giocata vincente, apre la ripresa con una grande giocata al 54’ con scavetto dopo la bella parata di Pegolo che porta in vantaggio la Dea. È il gol che scrolla via tutte le paure, l’episodio che decide la sfida. (92’ Mancini sv)

Ilicic 7,5: innesca un sacco di ottime azioni offensive, al 53’ è suo il sinistro che Pegolo respinge in tuffo e da cui nasce il gol del 2-1. Gioca fino alla fine cercando la deviazione, l’invenzione e l’episodio importante. Ci riesce spesso, perché è un campione.

Zapata 7: lotta d’altri tempi con Ferrari e Demiral, segna un gol di importanza assoluta al 35’ spingendo la palla in porta con tutti i 18mila del Mapei. Anche nella ripresa è sempre sul pezzo, chiude la stagione con 28 gol ufficiali: un cannibale.

 

 

All. Gasperini 8: conduce in porto una stagione leggendaria, ci regala il terzo posto e la partecipazione alla prossima Champions League che nessuno, nemmeno nei sogni più belli, poteva immaginare. Grazie mister, adesso aspettiamo solo l’annuncio che andremo in giro insieme a distribuire calcio per il continente.

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