L'offerta dell'Atalanta, la posizione di Gasperini e il futuro della Dea tutto da scrivere

di Fabio Gennari

Sono giorni caldi dalle parti di Zingonia. Anzi, il lunedì appena trascorso (19 maggio) è stato molto significativo, visto che sull'asse Bergamo-Portofino c'è stato un botta e risposta - molto pacato nei toni e decisamente interessante in prospettiva futura - tra società nerazzurra e Gasperini.

È chiaro che il nodo sulla prossima stagione dovrà essere sciolto nel giro di qualche giorno e dei passi in avanti significativi pare siano stati fatti. L'Atalanta, seppur informalmente, ha confermato di aver proposto il prolungamento del contratto a Gasperini fino al 30 giugno 2027 alle stesse condizioni attuali (cioè con uno stipendio di circa sei milioni l'anno).

Nella serata di ieri, a margine di un evento a cui era ospite a Portofino, il mister ha rilasciato alcune dichiarazioni al riguardo a Sky Sport: «Dobbiamo sederci e parlarne. Il rinnovo non è determinante, ho un contratto con l’Atalanta. Come ha detto Luca Percassi, tra di noi c’è un’armonia tale che non ci saranno problemi. Poi c’è il calcio di mezzo e, a differenza degli altri anni, quello che ha fatto l’Atalanta non sarà facile da ripetere e questo mi preoccupa. Non è così scontato. È stato un campionato veramente difficile, guardate l’Inter o il Napoli. Più che pensare ai punti che abbiamo perso sono quelli che abbiamo fatto che mi convincono della bontà del nostro campionato. Valuteremo quelle che saranno le possibilità, come sempre l’Atalanta deve guardare ai bilanci e ci saranno delle partenze, dipende quali. Non sarà facile ripetersi».

Oggi la squadra nerazzurra riprenderà gli allenamenti ed è evidente che, parallelamente, ci saranno anche altri confronti tra tecnico e dirigenza. La società ha fatto la sua mossa proponendo un prolungamento molto importante sul piano economico, l'allenatore ha parlato di prospettive di mercato - dunque anche di ambizioni - legate al futuro. Dal «non rinnoverò» si è passati a un «il rinnovo non è determinante», parole che fanno capire come la questione sia principalmente tecnica.

Adesso è il tempo del confronto, di mettere sul tavolo quello che la squadra ha fatto nonostante i giocatori che sono mancati. Le prossime puntate di questa "telenovela" (che si sperava, francamente, non arrivasse a essere tale, ma tant'è) saranno molto, molto importanti.