Lookman e Scamacca agli opposti: ottimo l'ingresso del primo, da dimenticare il secondo

di Fabio Gennari

Uno ha giocato un tempo intero, il primo nel 2024 con la maglia della Dea dopo l'impegno in Coppa d'Africa. L'altro è entrato nella ripresa, Gasperini gli ha concesso mezz'ora abbondante, ma la prestazione non è stata all'all'altezza delle attese.

Ademola Lookman e Gianluca Scamacca sono i due volti della medaglia degli ingressi in campo nella sfida di ieri (25 febbraio) col Milan,  esempi diversi di come si può essere sul pezzo prima di tutto con l'atteggiamento, anche in una serata che ha visto l'attacco della Dea non nella sua versione migliore.

Il Milan aveva concesso 7 reti nelle ultime due partite contro Monza e Rennes, subendo parecchio anche sul piano del gioco; ieri sera l'Atalanta non ha fatto grandi cose, ma Lookman è piaciuto per come è entrato in campo nell'intervallo. Qualche fallo, un paio di confronti anche a muso duro con Orsato e un destro all'ultimo respiro salvato da Maignan, sebbene il direttore di gara avesse fischiato un fallo su Theo Hernandez.

Diversamente, non positiva la prestazione di Scamacca. Il numero 90 della Dea ha tenuto pochi palloni, ne ha persi un paio in modo davvero banale e ha sciupato un contropiede al 90' con un controllo che ha fatto storcere il naso a diversi tifosi. Ciò che convince poco è l'approccio alle gare del centravanti romano: in quelle situazioni, si vorrebbe vedere una foga agonistica molto diversa e la speranza è che nelle prossime occasioni le cose possano andare meglio.