Lorenzo Lazzari, un vero belga che tifa Atalanta e sarà a Bruges per sostenere la Dea
Tra i quasi 800 appassionati che questa sera saranno a Bruges, c'è lui, la cui storia di amore per i colori nerazzurri merita di essere raccontata
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di Fabio Gennari
«Ho origini bergamasche, il mio papà è originario di Carvico, anche se è nato qui in Belgio. Dunque è normale tifare Atalanta». Lorenzo Lazzari risponde da Charleroi. Il suo nome e il luogo in cui si trova possono far pensare che si tratti di uno dei quasi 800 orobici in trasferta e invece si tratta di una storia praticamente... al contrario.
Un belga che tifa Atalanta, dal Belgio e (questa sera, 12 febbraio) in Belgio. Sul campo del Club Brugge. Una passione che nasce da lontano, che lo ha portato diverse volte allo stadio a Bergamo, ma anche nella nostra città. Dove, ad esempio, ha seguito il 22 maggio 2024 la finale di Europa League.
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«La finale di Dublino? Ho preferito andare a Bergamo per vedere la partita sul maxischermo in piazza Vittorio Veneto, mi sono detto che forse sarebbe stata l'unica volta che l'Atalanta avrebbe giocato una finale di coppa dunque ho preso 2 giorni di ferie e sono volato ai piedi di Città Alta: sappiamo come è andata a finire. Ancora oggi non ci credo che la Dea ha vinto una coppa europea!». Ricordi pieni di emozioni, annate dense di soddisfazioni, con l'Atalanta che permette davvero di vivere in un'altra dimensione.
«Vivere da lontano questa Atalanta è bellissimo, perché prima del 2016 si giocava per non perdere mentre adesso si gioca sempre per vincere tutte le partite. Alla fine non sono così lontano, perché guardo sempre le partite della Dea e ogni tanto vengo allo stadio. L'ultima volta è stata contro il Napoli, sfida persa 2-3. Quello che mi piace di più dell'Atalanta è che non perde mai tempo, gioca sempre a calcio».
E per chi, come Lorenzo, vive la Dea in questa maniera, il sogno proibito è più proibito che si può: «Io penso sinceramente - conclude Lorenzo - che abbiamo più possibilità di vincere la Champions che il campionato, perché in Italia si gioca un calcio troppo tattico, mentre in Europa tutti attaccano e lasciano spazi: per me abbiamo grandi possibilità. Del resto, dal 2016 sognare non costa niente, con Gasperini e i Percassi».
Grande Lorenzo, tu sì che sei un vero tifoso, non come i soliti criticoni che non sanno perdere quando capita, o criticano la società per non aver fatto determinati acquisti. Forza atalanta e milan