L’orgoglio non basta, le assenze pesano, ma questa Dea andrà lontano
di Xavier Jacobelli
Sino all'ultimo respiro, l’Atalanta si è battuta con l’orgoglio della grande squadra, sfiorando una rimonta che sarebbe stata memorabile. Non ce l’ha fatta, ma merita soltanto applausi, come li merita il Milan, uscito vittorioso al termine di una fra le più belle partite giocate in questo primo scorcio di stagione.
Il gol lampo di Calabria, incassato dopo 28 secondi, la rete più veloce nella storia di questo campionato. L’infortunio di Pessina, dopo l’indisponibilità di Toloi assommata alle assenze di Hateboer e Gosens che, purtroppo, dureranno ancora molto a lungo e sono due assenze molto pesanti. Gli errori di Musso e Freuler sulle reti di Calabria e Tonali, le grandi parate di Maignan e la splendida prova corale del Milan, oggi come oggi primo anti-Napoli (a ruota l’Inter). Si aggiunga la reazione tardiva degli uomini di Gasperini, che vanno elogiati per la loro condotta.
Bisogna tenere presenti tutti questi elementi per commentare la seconda sconfitta dell’Atalanta nelle prime sette giornate del torneo che ha interrotto la serie positiva protrattasi per cinque partite, fra Serie A e Champions (Villarreal-Atalanta 2-2; Salernitana-Atalanta 0-1; Atalanta-Sassuolo 2-1; Inter-Atalanta 2-2; Atalanta-Young Boys 1-0). La gara del Gewiss è stata degna della dimensione Champions League raggiunta dalle due squadre: ritmo pazzesco sin dal primo secondo, continui ribaltamenti di fronte. Il risultato finale fa male a Gasperini e illumina il cammino di Pioli, ma fra i bergamaschi non deve smorzare né l’entusiasmo scaturito dal primato nel girone europeo né la soddisfazione per il positivo avvio in campionato che ha solo subito uno stop momentaneo: dopo la sosta, riprenderà sicuramente.
Sia i nerazzurri sia i rossoneri erano al settimo incontro in ventuno giorni e, ciononostante, non si sono risparmiati, onorando un confronto a tratti veramente spettacolare. La sosta capita a proposito per l’Atalanta: potrà ricaricare le pile, nella speranza di recuperare i due campioni d’Europa in vista dell’Empoli.
Questo campionato che il Napoli comanda con pieno merito dall’alto delle sue sette vittorie consecutive, riserverà ancora molte sorprese. Può sembrare paradossale, ma pur sconfitta, proprio contro un grande Milan, l’Atalanta ha dimostrato che andrà lontano. Ancora una volta.