Presente e futuro

Luca Percassi a Sky: «Ogni anno cerchiamo di ringiovanire, il tempo passa per tutti»

Intervista a 360 gradi dell'amministratore delegato nerazzurro, che parla del tecnico, del mercato, degli americani e della realtà nerazzurra

Luca Percassi a Sky: «Ogni anno cerchiamo di ringiovanire, il tempo passa per tutti»
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di Fabio Gennari

«Ogni anno, in ogni sessione di mercato, cerchiamo di cambiare qualcosa e di ringiovanire. Purtroppo il tempo passa per tutti e come società abbiamo la responsabilità di avere una squadra sempre competitiva. Noi non dobbiamo perdere di vista la nostra realtà e la nostra dimensione, in questi anni siamo stati abituati a risultati molto più soddisfacenti, ma conosciamo la storia dell'Atalanta e non possiamo perdere di vista l'obiettivo primario, che è quello dei quaranta punti. Si parte da lì».

Luca Percassi, amministratore delegato dell'Atalanta, ha parlato a Sky e ha fotografato un po' il percorso che la Dea sta facendo. In questo campionato ma anche in questi anni. Il pragmatismo che fa riferimento ai 40 punti è solo la base di partenza per una società che, nei fatti, sta facendo cose molto più grandi rispetto a quelle viste in tutta la storia della Dea.

«La possibilità, grazie alla disponibilità della proprietà, di fare investimenti significativi e con numeri che erano impensabili fino a qualche anno fa, ci ha permesso di acquistare giocatori dal target superiore. Il mercato è cambiato. Scamacca? Siamo molto contento di avere il centravanti della Nazionale, è un bravissimo ragazzo».

E quando si parla di cose grandi, il pensiero corre anche al rapporto con Gasperini. Una sinergia di lavoro che ha cambiato la storia della Dea. «L'Atalanta ha avuto la grande fortuna di incontrarlo nel suo percorso, ma credo che anche l'Atalanta sia stata una grande fortuna per il mister. Insieme abbiamo raggiunto risultati mai raggiunti. Ogni stagione si riparte da zero, il passato conta fino a un certo punto, conta il presente e quanto programmi poi il futuro».

Futuro che, societariamente parlando, è garantito anche dalla sinergia con Steve Pagliuca. «C'è grande attenzione, seppur con molto rispetto, da parte sua. Il mondo dell'Nba, ovvero il contesto sportivo che lui conosce, ha delle basi diverse rispetto a quelle italiane o del calcio europeo. Però i punti di confronto sono davvero moltissimi. Nel medio-lungo termine la nostra partnership porterà benefici sull'Atalanta per lo sviluppo del brand dal punto di vista commerciale».

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