Ma salvarsi si deve (e si può) Rischiano Palermo e Udinese
Facciamo una premessa: mai avremmo pensato (come tutti, probabilmente) dopo Atalanta-Palermo dello scorso 6 dicembre di trovarci a ragionare sulle ultime 10 partite del campionato di Serie A cercando di capire se davvero l’Atalanta riuscirà a salvarsi. Abbiamo lasciato, ormai 13 gare fa, una squadra solida e sbarazzina che dall’alto dei suoi 24 punti faceva addirittura sognare l’Europa. Oggi, giorno della festa della Donna, la classifica ci costringe a guardare ad altre cose. È d'obbligo quindi ragionare su quanto manchi alla salvezza, studiando le partite che attendono i nerazzurri e le dirette avversarie.
Inizia un mini campionato di 10 giornate. Guardando alla realtà della classifica, il primo dato inconfutabile è che all'Atalanta, da qui alla fine del campionato, servono almeno 2 vittorie. Secondo dato da tenere in considerazione è quello relativo ai gol subiti, che vede la Dea avere la miglior difesa di tutte le squadre che lottano per non retrocedere. Già questi due dati offrono appigli per non farsi prendere troppo dal panico, considerando che arrivando a una quota compresa tra i 36 e i 40 punti la salvezza dovrebbe considerarsi acquisita. Ma la squadra non vince da più di tre mesi, record negativo che non ha pari tra le altre squadre coinvolte.
Nella tabella qui sopra sono riassunte le partite che attendono le 8 squadre che hanno meno di 31 punti classifica, ossia Sampdoria, Genoa, Udinese, Atalanta, Palermo, Frosinone, Carpi e Verona (in maiuscolo le gare in trasferta). Ci sono tanti scontri diretti (28 gare su 80, evidenziati in verde), 11 partite contro squadre che si giocano posti europei (evidenziate in giallo) e 10 gare contro chi sta battagliando per lo scudetto (colore rosso). Insomma, 49 partite su 80 che restano da giocare sono dense di significato e nessuno può sentirsi sicuro.
Sampdoria (31 punti): la formazione di Montella è reduce dal bel successo di Verona, ha ripreso fiato dopo alcune settimane difficili e ha un calendario che entro Pasqua può regalarle grandi certezze. Domenica i blucerchiati giocano a Empoli e poi in casa con il Chievo, dopo la sosta ecco la Fiorentina in trasferta (unico impegno con chi si gioca l’Europa che conta) e poi gli scontri diretti con Udinese (in casa) Palermo (fuori) e Genoa (in casa). La chiusura a Torino con la Juventus è da brividi, ma è facile che il 15 maggio tutto sarà deciso.
Genoa (31 punti): la squadra di Gasperini è attesa dalla gara interna con il Torino, ma a cavallo di Pasqua giocherà a Napoli e poi in casa con il Frosinone. Poi fino a maggio il calendario è clemente (eccetto la gara nell’infrasettimanale del 20 aprile, con l'Inter), mentre nelle ultime tre giornate i rossoblù giocheranno sempre a Marassi con Roma, Sampdoria (in trasferta) e Atalanta. Per il Grifone la pratica salvezza non pare affatto impossibile, e la squadra è completamente padrona del suo destino.
Udinese (30 punti): delle pericolanti, l’Udinese è forse quella che insieme a Palermo e Verona è messa peggio dal punto di vista del calendario. Si parte in salita con Roma (in casa), Sassuolo (in trasferta) e Napoli (in casa), poi nelle successive 7 giornate solo Chievo e Torino sono avversari senza patemi di classifica. Sampdoria e Atalanta da affrontare in trasferta al pari dell’Inter oltre alla gara interna contro la Fiorentina sono tutti impegni da prendere con grande attenzione. La chiusura casalinga con il Carpi è decisamente abbordabile, un match decisivo se al 15 maggio la squadra di Colantuono avrà ancora bisogno di salvarsi.
Atalanta (30 punti): la situazione mentale della Dea la conosciamo molto bene, ma qui l'occhio cade sul calendario. Reja e i suoi ragazzi nelle ultime 10 gare avranno 5 partite contro squadre senza grandi obiettivi (Lazio, Bologna, Milan, Torino e Chievo), tre scontri diretti (Palermo, Udinese e Genoa) e due gare molto difficili contro Roma (a Bergamo) e Napoli (al San Paolo). Quelle da non fallire assolutamente sono Bologna, Chievo e Udinese in casa, oltre a Palermo e Genoa in trasferta: 2 vittorie e 3 pareggi non sono impossibili.
Palermo (27 punti): i siciliani sono quelli che rischiano più di tutti di andare in serie B al posto del lanciatissimo Frosinone. Sulla strada degli uomini di Iachini si presenteranno sia Napoli che Juventus (solo il Verona deve ancora incontrarle entrambe), il Palermo deve anche andare a Firenze e a Frosinone, mentre avrà in casa Atalanta, Sampdoria e Verona: tra il 20 aprile e il 1 maggio sarà tutto deciso, ma il rischio per i rosanero è di trovarsi terz'ultimi già questa domenica.
Frosinone (26 punti): per la formazione di Stellone vale molto di più la spinta della rincorsa piuttosto che le sfide in calendario. Domenica col Carpi c’è un grande match-ball: se il Frosinone vince il solco con gli emiliani si farebbe forse decisivo, con la possibilità per i ciociari di essere addirittura quart’ultimi qualora il Palermo non vincesse col Napoli. Tra le altre sfide spiccano quelle contro il Genoa in trasferta e il Palermo in casa, ma l’ultima di campionato a Napoli pare già oggi proibitiva. Al Frosinone restano 9 gare per recuperare un punto ai rosanero e poi mantenerlo nell'incrocio diretto del 24 aprile. Dunque tutto è possibile.
Carpi (22 punti) e Verona (18 punti): le ultime due della graduatoria hanno francamente pochissime possibilità di farcela. Per fare il miracolo il Carpi dovrebbe vincere sia con il Frosinone che con il Verona e poi rifare un po’ di conti. Al Verona serve un autentico miracolo e Del Neri avrà si due scontri diretti con chi lo precede immediatamente in classifica, ma deve anche andare a Napoli e poi ricevere la Juventus. Verosimilmente la gara di Palermo all’ultima giornata arriverà troppo tardi per sperare ancora nella permanenza in Serie A.