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Malinovskyi, Boga e Hojlund: le tre alternative d'attacco per la Dea alla Dacia Arena

I tre giocatori della rosa di Gasp, nonostante il perdurare dell'assenza di Zapata, offrono alternative preziose per i 90 minuti del Friuli

Malinovskyi, Boga e Hojlund: le tre alternative d'attacco per la Dea alla Dacia Arena
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di Fabio Gennari

Dall'inizio, a Udine, dovrebbero giocare Lookman e Muriel con Pasalic a supporto ed Ederson che pare un candidato altrettanto serio per entrare in campo. Tra gli uomini a disposizione, sempre a meno di sorprese da parte di Gasperini, ci saranno 3 giocatori dalle caratteristiche molto diverse tra loro che cercano spazio per essere protagonisti e che durante i 90 minuti di gioco potrebbero entrare in campo e dare un contributo importante alla causa orobica.

Rasmus Hojlund è un ragazzo volenteroso che non si risparmia mai, con la Fiorentina è entra nel momento in cui serviva un uomo da battaglia che desse respiro ai compagni e si è battuto alla grande. A Roma, nel primo tempo, riuscì solo una volta a superare Smalling e la Dea trovò il vantaggio con Scalvini. A Udine se Gasperini dovesse puntare su di lui sarebbe per alzare il livello fisico della contesa allungando la squadra in profondità alla ricerca del secondo gol stagionale dopo quello di Monza.

Quello che può dare Ruslan Malinovskyi è ormai noto, le sue conclusioni da lontano sono sempre state una soluzione importante per il gruppo e già contro la Fiorentina si è visto come la squadra è arrivata al tiro ma quasi sempre dentro l'area di rigori: su 5 tiri nello specchio, il 100% è stato scagliato da distanza ravvicinata. A Udine la soluzione del tiro da fuori area può venir buona, si tratta di una partita complicata tra due squadre di vertice e ogni dettaglio può fare la differenza. Non sarà una punta ma è un uomo prezioso.

Infine, Jeremiè Boga. Il numero 10 della Dea è un mistero, non ha ancora fatto gol in campionato con i nerazzurri e Gasperini lo sta utilizzando con il contagocce. Non ci sono preconcetti, il mister schiera chi in settimana dimostra di meritarlo di più ma i suoi guizzi, il destro a giro dal vertice mancino dell'area grande e qualche strappo in profondità sono tutte doti che in passato, con il Sassuolo, il ragazzo nato a Marsiglia ha già dimostrato di avere. Prima o poi dovrà farle vedere al 100% anche con la maglia della Dea.

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