di Fabio Gennari
Parlare di mercato in questo momento, con un Mondiale da giocare e altre quattro partite di campionato ancora in programma è fuori luogo, eppure di voci ne circolano. Proviamo allora a fare un po’ di ordine, ricordando che a parte Sportiello (situazione da monitorare) nessun giocatore della Dea è in scadenza nel 2023. Nessuno. Boga e Malinovskyi, tanto per citare i due un po’ più chiacchierati nelle ultime settimane, hanno un contratto almeno fino al 2024.
Che Boga e Malinovskyi siano finiti in fondo alle gerarchie è, attualmente, abbastanza chiaro. Che l’ex Sassuolo piaccia a De Zerbi (allenatore del Brighton) e che il numero 18 ucraino abbia delle richieste è altrettanto evidente, ma perché si concretizzi una cessione bisogna tenere di conto che: l’Atlanta non cede per indebolirsi, non regala i giocatori e detta le sue condizioni. Non a caso, la scorsa estate con il Leicester era tutto fatto per il passaggio di Boga in prestito secco oneroso (5 milioni), poi il ragazzo ha deciso di restare, ma a gennaio le cose potrebbero cambiare.
Si diceva del Mondiale. Se qualcuno degli orobici dovesse fare bene o, in aggiunta, ci fossero problemi per giocatori di altre squadre che, a quel punto, potrebbero aver bisogno di un atalantino si potrebbero aprire scenari che, a oggi, sono imprevedibili.
L’Atalanta, con tanti giovani in vetrina, potrebbe anche ricevere richieste pesanti per i suoi giovani ma lì bisognerà essere bravi a tenere botta: il futuro sta nascendo adesso, guai a non tenere la cosa nella giusta considerazione. E visto quanto la società ha investito nel 2022 (108 milioni di acquisti) è giusto restare vigili anche su nuovi colpi alla Hojlund.