di Fabio Gennari
La sua prima volta è stata giovedì scorso, nella gara contro il Torino. Appena Zapata è rimasto a terra toccandosi la gamba sinistra, Gasperini lo ha subito mandato a scaldarsi e il pubblico ha reagito con un applauso. Rasmus Hojlund, classe 2003, è stato così lanciato nella mischia dal tecnico della Dea in una gara tosta, lui si è buttato a capofitto su ogni pallone e ha convinto subito per voglia, tenacia, mezzi atletici molto interessanti e un paio di giocate che hanno permesso alla squadra di rendersi pericolosa.
Oggi a Monza il danesino partirà titolare. Non ci saranno Zapata e Muriel, il primo è ai box per un problema muscolare mentre il secondo ha un fastidio al ginocchio che lo ha messo fuori dai giochi. Non è ancora chiaro se sarà 4-2-3-1 oppure 3-4-2-1, in entrambi i casi il riferimento offensivo lo farà questo ragazzo che in Austria con lo Sturm Graz ha iniziato la stagione alla grande segnando 6 gol e servendo 3 assist in otto partite (compreso il preliminare di Champions League).
Indipendentemente da cosa saprà fare contro il Monza, Hojlund va aspettato. A quell’età molti ragazzi del campionato italiano vengono mandati a fare la gavetta mentre lui è stato acquistato per una cifra importante (17 milioni) per fare da vice a Zapata. L’investimento non deve far dimenticare che un giocatore così giovane ha bisogno di giocare e crescere, pensare che possa subito essere decisivo è più una speranza che qualcosa di razionale, ma bisogna avere equilibrio. Si che che Hojlund abbia una determinazione pazzesca, lo vedremo già da questa sera e speriamo di essere davvero di fronte a una piccola stella da ammirare con la maglia nerazzurra.