Marsiglia, Tottenham e non solo: Malinovskyi piace, ma l'Atalanta non lo svende

di Fabio Gennari

Prima di ogni ragionamento, un paio di certezze. Punto primo: l'Atalanta non regala i suoi giocatori, tutti hanno un prezzo. Ergo, se qualcuno vuole Ruslan Malinovskyi è necessario che si presenti con un'offerta seria, congrua e intelligente.

Punto secondo: è vero che l'obiettivo è quello di avere una rosa meno profonda di quella attuale, ma è altrettanto vero che l'Atalanta non fa mercato per indebolirsi ma per migliorare. Quindi, se partisse Malinovskyi è evidente che la rosa sarebbe completata con altri giocatori che siano in grado di fare un po' del lavoro che ha sempre dimostrato si saper fare l'ucraino.

Pagato 13,7 milioni nel 2019 con un contratto di 5 anni, il numero 18 nerazzurro è attualmente a bilancio con un valore di circa 7 milioni. C'è anche una percentuale sulla rivendita, quindi è difficile pensare che l'Atalanta faccia per lui una valutazione inferiore ai 15-18 milioni. Trovare oggi sul mercato qualcuno che possa arrivare a questa valutazione è difficile, ma è compito degli uomini mercato (e soprattutto degli agenti) portare a Zingonia offerte e soluzioni che permettano di sbrogliare la matassa.

In estate si era parlato del Marsiglia, nelle ultime settimane è tornata con forza a circolare la voce del Tottenham e la presenza a Bergamo dell'agente del calciatore (la moglie Roksana ha postato la foto di un pranzo che si può presumere di lavoro) fa pensare che ci siano movimenti e discussioni in corso.

Malinovskyi ha segnato gol importanti ma non sta convincendo con continuità, una sua partenza a gennaio è presumibile ma, come detto all'inizio, l'Atalanta non è un ente di beneficenza e quindi chi vuole il giocatore deve presentarsi a Zingonia con argomenti molto seri.