Mateo Retegui è tornato, ora sei partite per raggiungere e superare Inzaghi 1996/97

di Fabio Gennari

I numeri, aggiornati, sono questi: 30 presenze con 23 gol e 5 assist in campionato (media di una rete ogni 82', di un gol o di un assist ogni 67'), 43 presenze stagionali con 26 gol e 6 assist.

Che il 2024/25 di Mateo Retegui sia qualcosa di sensazionale è agli atti, contro il Bologna è arrivata anche una prestazione di altissimo livello come non la vedevamo da un po' (Gasperini ha detto che è stata la sua miglior prestazione stagionale) e che lanciano l'ex Genoa verso un finale di campionato in cui scrivere la storia.

La mente, oggi ancora di più, vola alla stagione 1996/97, quando Filippo Inzaghi vinse il titolo di capocannoniere della Serie A con 24 reti e 3 assist in 33 presenze, scrivendo per la prima volta il nome di un giocatore atalantino nell'albo d'oro dei migliori realizzatori stagionali. Retegui è ad un solo gol dall'eguagliare i numeri del Pippo Inzaghi atalantino, mancano sei giornate e la sensazione è che ci sia veramente la possibilità di fare qualcosa che, tanto per fare un paio di nomi, con Gasperini non è riuscito nemmeno a Zapata e Muriel.

Ciò che rende tutto ancora più speciale è che Retegui è arrivato in estate come sostituto di Scamacca. Lo abbiamo detto e ripetuto tante volte, ma è troppo significativo sottolineare quello che la società ha fatto per risolvere una situazione che, al 4 agosto, era disastrosa e invece si è trasformata in qualcosa di formidabile. Ora il ragazzo deve solo finire il lavoro che ha così ben imbastito in tutta la stagione e diventerà il simbolo di un'annata che la squadra sta chiudendo sempre da protagonista.