Maxi Moralez vive a New York ma sogna Bergamo: «Quando smetterò, tornerò lì»
Il "Frasquito" non dimentica la città in cui ha vissuto per quattro anni e mezzo e annuncia cosa pensa di fare una volta appese le scarpe al chiodo

di Fabio Gennari
Vive a una manciata di chilometri da New York, dove gioca da qualche anno (con ottimi risultati). Attualmente, anche lui è in isolamento e il calcio è in fondo ai suoi pensieri, ma Maxi Moralez, ex attaccante della Dea di Denis e Colantuono, non ha dubbi: il suo futuro è a Bergamo.
Intervistato da gianlucadimarzio.com, il fantasista argentino ha raccontato la sua esperienza da recluso in tempi di Coronavirus: «Vivo con mia moglie e i miei due bambini, che sono piccoli. Loro vogliono giocare sempre. Per fortuna ho il giardino, così possono stare lì quando c'è bel tempo. Approfitto di questo momento per stare insieme a loro e per fare qualche allenamento in casa con mia moglie. Proviamo a divertirci così, perché non possiamo fare molto altro. Non guardo film o serie perché di solito in tv ci sono i cartoni: devo fare quello che vogliono loro».
Il pensiero, in questi giorni così difficili, è anche per Bergamo, quella che è stata per quattro anni e mezzo la sua città. «Ho tanti amici lì. Ieri mi hanno dato la notizia che è morto l'ex marito di una ragazza che conoscevamo. Quando succedono queste cose è brutto perché sai che la gente sta soffrendo troppo. L'unica cosa che dobbiamo fare è restare in casa. A Bergamo è nato mio figlio e rimangono tanti momenti belli che ho vissuto lì. Per me quella città rappresenta tutto, non solo calcio. Oggi l'idea che abbiamo in famiglia è che quando smetterò di giocare, torneremo a Bergamo per vivere lì. Quando in una città ti trovi così, con la gente che ti accoglie bene sin dal primo giorno, sono cose che ti segnano per sempre».