Mercato bloccato? Il nodo è sempre lo stesso: l'Atalanta non valorizza i giocatori altrui
Quando hai un obiettivo è importante seguire la strategia giusta per raggiungerlo: i casi Tavares e Pinamonti lo stanno dimostrando
di Fabio Gennari
È una scelta. Può essere condivisibile o meno, ma rimane una scelta. L'Atalanta, da quando Gasperini è a Bergamo, ha fatto soltanto un'operazione in prestito (biennale) senza possibilità di mantenere in rosa il giocatore decidendo di farlo in autonomia: Spinazzola dalla Juventus. Al termine del periodo di trasferimento temporaneo a Bergamo, il ragazzo è tornato a Torino e la Dea ha dovuto ripartire con Robin Gosens. Quell'operazione è stata un'importante insegnamento e la strategia, successivamente, è sempre stata la stessa: prestiti ok ma con almeno il diritto di riscatto.
Nuno Tavares e Andrea Pinamonti sono i due candidati principali a vestire la maglia della Dea. Arsenal e Inter vorrebbero mantenere il controllo sui loro cartellini, pur con formule diverse: i Gunners erano partiti da un prestito secco o con diritto di riscatto a cifre altissime, la società meneghina insiste (insisteva?) con un diritto di recompera a cifre concordate. Le vie del mercato sono infinite ma, a oggi, l'Atalanta è rimasta rigida sulle sue posizioni: niente da fare, vogliamo una soluzione che ci permetta di lavorare sui ragazzi senza il rischio che se ne vadano senza poterne decidere il futuro.
La scelta è assolutamente logica per chi programma il futuro senza farsi strangolare da necessità tecniche o di bilancio. I bergamaschi, con mister Gasperini che sposa in pieno questa filosofia, vogliono migliorare la rosa ma non devono coprire buchi. Questo lascia la possibilità di decidere un obiettivo e lavorarci con insistenza senza farsi prendere per il collo dalla controparte. Un esempio? Pasalic dal Chelsea. Il croato arrivò in prestito per 1 milione con diritto di riscatto a 15, l'anno successivo venne rinnovato il prestito per un altro milione e poi ci fu il riscatto: 17 milioni di euro spalmati in più stagioni e una freccia importante all'arco del Gasp sempre sotto controllo.
I due obiettivi della Dea potrebbero arrivare a Bergamo entro la fine del mese, chiaro che tutti gli allenatori vorrebbero avere i nuovi giocatori a inizio ritiro ma i tempi del mercato sono così e quando si può chiudere velocemente si fa (vedi Ederson), mentre se bisogna aspettare per arrivare al giocatore che davvero vuoi è giusto lavorarci con pazienza. E costanza. L'Atalanta, grazie anche ai giovani di valore in rosa, non punta a profili che non alzino davvero il livello: ancora un po' di pazienza e la rosa sarà completata.