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Nuove regole
Mercato, la Fifa tende la mano ai giocatori stranieri di Ucraina e Russia: liberi fino al 30 giugno
Dal massimo organismo mondiale del calcio è arrivata un'apertura straordinaria sul mercato vista la difficile situazione in Ucraina
di Fabio Gennari
La finestra è aperta, ora c'è da capire se l'Atalanta pensi o meno di utilizzarla. Dopo le indiscrezioni dei giorni scorsi, la Fifa ha annunciato con un comunicato che i calciatori stranieri tesserati con squadre di Ucraina e Russia potranno beneficiare di una speciale finestra di mercato in cui cambiare squadra per il finale di stagione. I giocatori ucraini, con il campionato fermo, possono già considerarsi liberi, mentre per quelli impegnati in Russia la regola è un po' diversa e prevede lo svincolo dai rispettivi club, al netto di accordi diversi tra calciatore e società.
Si tratta di una scelta fatta per favorire quei giocatori che a causa del conflitto in corso non possono continuare a giocare, entro il 7 aprile sarà possibile per le squadre interessate procedere a un massimo di due tesseramenti e comunque si tratta di una possibilità di breve durata: al 30 giugno 2022 scadrà il regime di svincolo temporaneo e dall'1 luglio 2022 torneranno a valere i contratti precedenti con le società ucraine e russe.
Questo scenario, tragico e legato alla guerra, cosa cambia per l'Atalanta? Ovviamente di centravanti a disposizione nei due campionati ce ne sono, anche se per pescare qualche elemento importante bisogna restringere le ricerche alle squadre di vertice. Sia in Ucraina che in Russia il vertice della classifica marcatori è occupato da giocatori che non rientrano nelle regole temporanee della Fifa, nello Shakhtar ci sarebbe Traorè (ex Ajax), ma è fuori per un brutto infortunio da mesi, e poi il brasiliano Fernando (classe 1999).
Nel caso in cui a Zingonia venissero fatte valutazioni in questo senso, va anche ricordato che dovrà essere uno tra Zapata e Ilicic a far posto a un eventuale nuovo innesto: la rosa dei "liberi" atalantini è completa (17 posti occupati su 17) e quindi decidere per un altro centravanti significherebbe privarsi ufficialmente per tutta la stagione del colombiano o dello sloveno.
