Il Milan adesso rischia grosso E noi nerazzurri attendiamo

Il Milan adesso rischia grosso E noi nerazzurri attendiamo
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L’Atalanta di Gasperini è andata ancora in Europa ma, paradosso dei paradossi, non sa ancora quando entrerà in scena. Il settimo posto conquistato in campionato permette l’accesso ai preliminari, il primo turno per la squadra italiana qualificata è in programma il 26 luglio con sorteggio il 19 giugno, ma le ultimissime vicende che coinvolgono il Milan aprono anche scenari che prevedono l’esclusione dei rossoneri con conseguente accesso diretto ai gironi di settembre per la Dea.

 

 

Cosa è successo al Milan. La situazione della società meneghina è molto semplice da spiegare. Nel triennio 2014-2017 i conti e i bilanci non erano a posto e la Uefa ha acceso i riflettori sulla situazione nel nome del tanto chiacchierato Fair Play Finanziario. L’organismo di controllo delegato a verificare e gestire queste situazioni ha respinto per ben due volte la possibilità di concedere al Milan una sorta di patteggiamento (Voluntary e Settlement Agreement) e per questo motivo ci sarà un processo a metà giugno dove i rossoneri saranno chiamati a difendersi: l’ultima decisione è arrivata proprio ieri, martedì 22 maggio. La Uefa nutre forti dubbi sulla solidità finanziaria del Milan, si parla di un debito da cento milioni che spaventa parecchio a fronte di un disavanzo permesso e ritenuto gestibile che non deve superare i trenta, ma complessivamente sono gli oltre trecento milioni che la proprietà cinese deve restituire al fondo Elliot entro ottobre 2018 a preoccupare chi tiene sotto controllo i conti delle società iscritte alle competizioni internazionali. Trattandosi di cifre importanti, tutti gli scenari sono a questo punto possibili e nulla va escluso.

Cosa rischia il Milan. Nonostante da più parti trapeli ottimismo, la situazione del Milan è critica. Certamente c’è la possibilità che tutto si risolva soltanto con una multa o con un blocco del mercato, ma a questo punto è concreta anche l’opzione che prevede l’esclusione dalle coppe. Il concetto è semplice: in passato Roma e Inter sono state punite con un Settlement Agrrement che prevedeva alcuni paletti da riverificare nel tempo, mentre questa possibilità per il Milan è stata considera non idonea e quindi potrebbe davvero succedere qualcosa di più grave. A metà giugno i rossoneri finiranno davanti a cinque giudici che decideranno il loro futuro, la Uefa in tema di norme economiche e rispetto delle regole non transige e in un mondo normale sarebbe tutto assolutamente corretto: che tu sia il Milan o l’Apollon di Limassol, se ci sono delle norme da seguire è sacrosanto che vengano rispettate. Se si gioca lo stesso campionato, è giusto che si rispettino le stesse regole: con una campagna acquisti da 250 milioni di euro e una situazione debitoria così grave, il Milan non sembra affatto in una situazione semplice e quindi gli scenari vanno monitorati giorno dopo giorno. Dettaglio importante: anche se arrivassero domani garanzie nuove, l’organo giudicante della Uefa potrebbe non tenerne conto e basarsi solo sui documenti che ha in mano.

 

 

L’Atalanta attende, speranza Fiorentina. L’Atalanta è ovviamente spettatrice interessata della situazione. I nerazzurri si raduneranno l'1 luglio ma l’appuntamento, per tutti, è con i sorteggi del 19 giugno a Nyon. Entro quella data certamente si saprà qualcosa, perché se il Milan venisse estromesso per i nerazzurri si spalancherebbero le porte dei gironi di Europa League. Cambia molto sulla programmazione dell’anno prossimo e pur rispettando il verdetto del campo (quindi il settimo posto) va ribadito il concetto: le regole valgono per tutti. L’Atalanta ha una situazione finanziaria solidissima, la proprietà è sana e fa sempre i passi giusti senza esagerare, quindi a Bergamo attendono con fiducia e serenità tutti gli sviluppi della situazione. Se per la Dea ballano due mesi di impegni ufficiali, per la Fiorentina l’incertezza è ancora più grande. Nella serata di ieri è rimbalzata la voce che la società viola abbia già ricevuto comunicazione di tenersi pronta per fare i preliminari al posto dell’Atalanta se il Milan dovesse subire l’esclusione, a Firenze la differenza tra partecipare e rimanere fuori è abissale e in questo momento non c’è altro da fare che aspettare.

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