Il Milan, lo stadio Meazza e le imprese di Josip Ilicic: che peccato un finale così
Il numero 72 sloveno è ai box ormai da mesi e anche se si allena a Zingonia la sua mancanza in campo è una perdita importante
di Fabio Gennari
L'ultima volta, a San Siro con il Milan, Josip Ilicic ha segnato una rete su rigore e offerto una prestazione di grande livello. Purtroppo quel giorno non c'era quasi nessuno ad applaudire, era il 23 gennaio 2021 e sulle tribune erano sistemati alcuni cartonati con il pubblico finto: la pandemia stringeva ancora la sua morsa, gli stadi erano vuoti e le gesta del campione sloveno arrivavano al cuore degli amanti del calcio solo attraverso la tv. Domani, il Meazza sarà traboccante di emozioni ma lui, il numero 72 atalantino, non giocherà.
Pensare al Milan, allo stadio Meazza e all'Atalanta riporta alla mente diversi ricordi firmati Ilicic. Il talento nerazzurro, fuori dai giochi ormai da qualche mese a causa dei noti problemi personali, ha deliziato lo stadio meneghino con prestazioni da applausi e momenti da ricordare. Già, perché è stato proprio a San Siro che Josip Ilicic ha segnato il suo primo gol in carriera in Champions League contro il Valencia, nel 4-1 del 19 febbraio 2020. L'ultima partita prima del Covid, la notte che ha segnato un "prima" e un "dopo" per l'Atalanta e la sua gente.
Oggi Milan-Atalanta non è la partita di Josip Ilicic. Pioli, allenatore del Milan, qualche giorno fa ha dichiarato che il percorso che la squadra rossonera ha fatto per arrivare a giocarsi lo scudetto negli ultimi 180' minuti del campionato in corso è iniziato da Atalanta-Milan 5-0 del 22 dicembre 2019. Quel giorno, a Bergamo, i nerazzurri giocarono per la prima volta con lo "spazio" come centravanti: Ilicic e Gomez supportati da Malinovskyi si abbatterono come un ciclone sulla difesa rossonera e il numero 72 nerazzurro segnò una splendida doppietta. In maglia verde, casacca speciale per Natale.
Il ragazzo a Zingonia si allena e chissà se settimana prossima contro l'Empoli non ci sia la possibilità di salutarlo direttamente dal campo, magari con qualche minuto ufficiale giusto per prendersi il grande abbraccio dello stadio. A prescindere da questo, è un vero peccato che la storia di Ilicic con l'Atalanta stia vivendo un finale così e la speranza è solo una, ovvero che l'uomo, prima ancora che il calciatore, torni a essere quello di prima. Le imprese, i gol e le emozioni del passato non potrà cancellarle mai nessuno.