Miranchuk è a Zingonia e guarda già avanti: «La cosa più bella? I nostri tifosi allo stadio»
Appena tornato a Bergamo dopo le vacanze, il fantasista russo si è subito messo a disposizione di Gasperini per la preparazione
di Fabio Gennari
«Spero che la prossima stagione sia ancora migliore e piena di emozioni rispetto a quella appena passata. Penso che la cosa più bella che possa succedere sia il ritorno dei nostri tifosi allo stadio. Sono il nostro dodicesimo uomo, non potranno che aiutarci tantissimo. Quando scenderemo in campo con loro sugli spalti si vedrà la differenza, ne sono sicuro». Il russo Aleksej Miranchuk è tornato ieri (13 luglio) a Zingonia per l'inizio della preparazione e ha parlato al sito ufficiale atalanta.it.
Le parole che avete appena letto sono speciali, soprattutto perché dette da un ragazzo che quella spinta da parte del dodicesimo uomo nerazzurro non l'ha mai provata sulla pelle. Gioca a Bergamo da quando la pandemia ha stravolto le nostre abitudini ma, evidentemente, le recenti esperienze vissute agli Europei lo hanno segnato: «A Euro 2020 ho rivisto la gente sugli spalti, è molto diverso giocare senza nessuno che vede la partita». Difficile, obiettivamente, dargli torto.
Zingonia significa ripresa della preparazione, un momento molto importante per ogni calciatore. Il numero 59 russo non sembra troppo preoccupato e ha solo un sogno da portare avanti, si chiama continuità: «Ho rivisto tanti compagni, ci siamo salutati e abbracciati: questo è un periodo necessario per prepararsi al meglio. Personalmente, vorrei avere più minuti in campo ed essere d’aiuto per la squadra». Dopo l'avventura (con gol) a Euro 2020, lo spirito è quello dei migliori: «Sono molto contento di essere stato convocato - racconta ancora Miranchuk -, non del risultato. Ho fatto esperienza in una grande manifestazione, spero sia d’aiuto per il futuro e per raggiungere un nuovo livello personale».
Tra l'altro, grazie al gol contro la Finlandia, il fantasista russo è stato il primo marcatore della storia dell'Atalanta ad andare a segno agli Europei: «Mi ricordo che la società ha postato sui social un messaggio per questo traguardo, non sapevo che nessuno prima c’era mai riuscito e sono davvero felice di essere stato il "pioniere". Hanno fatto gol poi anche altri compagni e sono contento che la squadra abbia avuto protagonisti importanti anche a Euro 2020». Ultima curiosità: come va con l'italiano? «Lo capisco e lo parlo anche un po’, ma per le interviste è ancora presto: io intanto studio e cerco di fare progressi». Nessun problema, Aleksej: conta soprattutto il campo.