Europa League

Missione compiuta! L'Atalanta (sprecona) batte 1-0 lo Sturm Graz e passa il turno

Il risultato sta stretto per la mole di occasioni create, ma basta la rete di Djimsiti. Ora ci si gioca il primo posto del girone con lo Sporting Lisbona

Missione compiuta! L'Atalanta (sprecona) batte 1-0 lo Sturm Graz e passa il turno
Pubblicato:

di Fabio Gennari

Missione compiuta. Con pieno merito, anche se il risultato è stato solo 1-0. Al Gewiss Stadium di Bergamo l’Atalanta vince di misura contro lo Sturm Graz, ma la vittoria è meritatissima, soprattutto per la prestazione del secondo tempo con una rete segnata, nessun pericolo corso e almeno tre occasioni nitide per il raddoppio fallite da due passi. A decidere il match è stato Berat Djimsiti: nella serata della gara numero 200 con la maglia della Dea l’albanese insacca sugli sviluppi di un calcio d’angolo il sinistro vincente. Poi i nerazzurri tengono benissimo il campo fino alla fine, andando più volte vicini al secondo gol rischiando praticamente zero dalle parti di Musso. Turno superato quindi e primo posto del girone da giocarsi con lo Sporting Lisbona a Bergamo il prossimo 30 novembre: con un punto la Dea avrà aritmeticamente vinto il raggruppamento.

Il primo tempo

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Nella formazione iniziale, l’unica novità di rilievo rispetto alle attese è la presenza di Bakker da titolare sulla corsia mancina: senza Ruggeri, Gasperini decide quindi di lanciare per la prima volta in stagione dal primo minuto l’esterno olandese. Il resto della formazione, invece, ricalca le attese. Musso è il portiere titolare, in difesa c’è Toloi (99esima da capitano con Gasperini in panchina) al posto di Scalvini, con Djimsiti e Kolasinac a completare la linea a tre; in mezzo al campo, Zappacosta e Bakker esterni con de Roon ed Ederson centrali. Davanti, Koopmeiners a supporto di Scamacca e Lookman.

Tra gli austriaci, privi dello squalificato Hierlander, fuori il talento georgiano Kiteishvili con Prass e Boving ad affiancare Sarkaria e il giovanissimo Wlodarczyk (classe 2003) in avanti. Lo schieramento è lo stesso dell’andata (4-2-3-1), ma a protezione della difesa c’è Lavalèe insieme a Stankovic. Serata piovosa al Gewiss Stadium di Bergamo, con circa quindicimila tifosi sugli spalti, di cui circa settecento ospiti arrivati da Graz.

La gara inizia alle 21 in punto con le due squadre che combattono in mezzo al campo e il tecnico dello Sturm, Ilzer, che cerca di soffocare le fonti di gioco nerazzurre piazzando Boving su de Roon e Prass dalle parti di Ederson. Lookman in attacco cerca di staccarsi per venire a cucire il gioco e Scamacca in avvio è un po’ troppo isolato. Dalle parti di Musso di pericoli veri non se ne vedono, il giovane Wlodarcyk fatica a rendersi pericoloso e allora i maggiori problemi arrivano da alcune trame palla a terra che, nei primi minuti, trovano ad esempio la diagonale di Bakker a fare buona guardia.

La prima azione nerazzurra del match nasce dai piedi dello stesso numero 20 olandese: la sua imbucata al 14’ per Lookman è perfetta, ma sulla sponda di testa del numero 11 capitan Toloi alza troppo la mira e spara nel cantiere della Morosini un pallone interessante. Al 28’ lo Sturm Graz arriva bene fino al limite, ma poi spreca tutto. La ripartenza sulla verticale Koopmeiners-Lookman porta la Dea in area di rigore, ma il destro di Zappacosta in girata è troppo debole. Sul finire del primo tempo, Wlodarczyk scappa a Kolasinac e conclude in diagonale di poco sul fondo (38’), ma era in fuorigioco. Al 39’ è allora Lavalée a scaricare sopra la traversa un bel mancino al volo. Dopo un primo tempo equilibrato e avaro di emozioni, le squadre tornano negli spogliatoi dopo un solo minuto di recupero.

La ripresa

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L’avvio di secondo tempo dei bergamaschi è prepotente. Al 47’ Lookman riceve palla in area un po’ spostato sulla sinistra e dopo essersi accentrato conclude appena fuori dal primo palo, con Djimsiti che reclama un fallo da rigore non concesso dopo controllo Var. Ma lo stesso difensore albanese, al 50’, sblocca il risultato con un bel sinistro in mischia che si infila sul palo lontano. L’azione che porta al gol è conseguente a un calcio d’angolo in seguito al quale, nel raggio di pochi metri, ci sono Toloi (che va al tiro) e Kolasinac, oltre a Djimsiti, ovvero la difesa atalantina in proiezione offensiva.

Attorno all’ora di gioco, entrambi gli allenatori cambiano un po’ volto alle squadre in attacco e il neo entrato Horvat, al 63’, va vicino al gol con una bella conclusione da fuori area che non trova lo specchio della porta. Gasperini cerca nuove soluzioni con Muriel e Pasalic al posto di Lookman e Scamacca. Al 69’, azione prolungata in area con cross di Pasalic per Ederson, scarico arretrato sul destro di Muriel e palla in Pisani. L’Atalanta è in controllo della partita, al 70’ Pasalic scarica sulla destra dove Hateboer (subentrato a Zappacosta) mette la freccia, saluta e mette dal fondo un cross al bacio per il croato, che da due passi manca incredibilmente il raddoppio.

Nel finale l’Atalanta costruisce altre azioni importanti per il 2-0: ci provano Koopmeiners (74’) e ancora Pasalic (91’, grande combinazione palla a terra e miracolo di Scherpen). Nei 5’ di recupero, la squadra di Gasperini passa più tempo in attacco alla ricerca del raddoppio che a controllare le operazioni. Il gol però non arriva e al fischio finale è 1-0, con grande festa sotto la Curva per una qualificazione al prossimo turno messa in cassaforte e il primo posto nel girone da giocarsi con lo Sporting Lisbona il prossimo 30 novembre, ancora davanti al pubblico amico del Gewiss Stadium.

Atalanta-Sturm Graz 1-0

Reti: 50’ Djimsiti (A)

Atalanta (3-4-2-1): Musso; Toloi, Djimsiti, Kolasinac; Zappacosta (46’ Hateboer), Ederson, de Roon, Bakker (89’ Holm); Lookman (62’ Pasalic), Koopmeiners (86’ Miranchuk); Scamacca (62’ Muriel). All. Gasperini.

Sturm Graz (4-2-3-1): Scherpen; Gazibegovic, Affengruber (79’ Fuseini), Wuthrich, Schnegg (86’ Dante); Stankovic, Lavalée; Sarkaria, Boving (60’ Horvat), Prass; Wlodarcyk (60’ Texeira). All. S. Ilzer.

Arbitro: Brisard (Francia).

Ammoniti: 45’ Stankovic (S), 81’ Schnegg (S).

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