Motta, Palladino, Juric e Tudor: corsa a quattro per la panchina dell'Atalanta (salvo sorprese)
Corsa ridotta a un poker di nomi per la guida tecnica nerazzurra. Impossibile tuttavia escludere che ci siano altri profili in gioco

di Fabio Gennari
Non c'è un favorito, non c'è la certezza che non si possa inserire qualche altro nome diverso dai tre citati, ma il borsino della panchina nerazzurra, a oggi, sembra indicare uno tra Thiago Motta, Raffaele Palladino, Igor Tudor e Ivan Juric come possibile nuovo allenatore della Dea. Fuori dai giochi, invece, Stefano Pioli e Patrick Vieira.
A Zingonia sono ore febbrili, considerando che due dei tre allenatori citati sono liberi è logico pensare che non ci sia qualcuno più avanti di altri, bensì una serie di considerazioni sul tavolo che stanno portando la società a fare tutti gli approfondimenti del caso.
Motta ha fatto una grande stagione a Bologna, ma alla Juventus non è riuscito a ripetersi, forse per lo stesso motivo (principalmente caratteriale) per cui Gasperini fece male all'Inter. Palladino a Monza e Firenze non ha certo deluso e gioca con principi simili a quelli del Gasp, ma per il palcoscenico della Champions ha poca esperienza. Tudor è un altro nome che stanno tenendo in considerazione e infine c'è Juric, che con Verona e Torino ha fatto ottime cose prima dei mesi complicati della passata stagione tra Roma e Southampton.
Il fatto che si parli principalmente di loro fa pensare che l'Atalanta stia cercando una guida tecnica con un certo profilo anche di prospettiva. E la scelta, mentre impazzano le voci di mercato che interessano - ad esempio - Ederson (l'Al Hilal, che ha appena preso in panchina Simone Inzaghi, sarebbe pronto a presentare un'offerta sopra i 60 milioni per lui), non va assolutamente sbagliata.
Da Gasperini a Juric ?!?!? Stiamo sognando, ma è un incubo ..... Ma per favore !!!!!!!!
Delio Rossi o malesani
Yuric spero di no paura che prendono questo allora va proprio male mi viene da piangere
La cosa che mi sorprende e la mancanza di reattività da parte della società ad un evento che era comunque prevedibile (l'uscita di Gasperini) e per il quale comunque non sono stati fatti grossi sforzi. Proporre l'allungamento di un anno, mi ha dato la sensazione dell'atto formale, al fine di poter dire che la società ci ha provato. Quindi io già prima della fine del campionato avrei contattato l'allenatore che ritengo utile agli obiettivi della società, considerando che devo poi allestire la squadra.
Con Motta non si mangia il panettone.