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Muriel e Pasalic sono pedine preziose tra Europa League e Coppa d'Africa: ecco perché
Sia il colombiano che il croato arrivano da una stagione in cui hanno un po' deluso. Tra mercato e competizioni, il futuro è da scrivere
di Fabio Gennari
Premessa: le vie del mercato sono infinite, magari tra oggi e la fine delle trattative l'Atalanta comprerà cinque attaccanti e ne cederà tre. Oppure potrebbe arrivare un nuovo fantasista e allora Pasalic sarebbe costretto a trovarsi un'altra sistemazione. Detto che l'Atalanta sta cercando elementi per completare e rinfrescare il reparto offensivo, ci sono almeno due argomenti di grande importanza che fanno pensare alla posizione di Luis Muriel e, appunto, di Mario Pasalic: il ritorno in Europa League e la Coppa d'Africa.
L'anno scorso in attacco l'Atalanta aveva Hojlund, Zapata, Muriel, Boga e Lookman. Più Pasalic. Con la partecipazione all'Europa League, se arrivasse un nuovo centravanti sarebbe da valutare per bene la posizione di Zapata più che di Hojlund.
Chiaro che con un'offerta irrinunciabile che strappa il danese alla Dea il discorso si amplierebbe, ma alla lista va aggiunto anche Cambiaghi e con lui il numero sembra giusto per una formazione che tra agosto e dicembre si troverà a giocare anche sei partite europee.
Scavallato l'anno, a inizio 2024 ci sarà però la questione Coppa d'Africa, con Boga e Lookman che fino a metà febbraio (se arrivassero entrambi in finale) potrebbero mancare da Zingonia. E senza loro due, con Muriel e Pasalic a disposizione (sempre al netto di nuovi acquisti) la questione sarebbe molto diversa rispetto a quella che si porrebbe con il colombiano ceduto (piace al Fenerbahce) o il croato verso altri lidi (opzione, al momento, non sul tavolo).
