Niente bergamaschi

Napoli-Atalanta, trasferta vietata ai residenti in Lombardia (senza tessera dei partenopei) e… ai tedeschi

È arrivata la comunicazione ufficiale, dalla Campania indicazioni chiare. Una decisione figlia dei pessimi rapporti tra sostenitori

Napoli-Atalanta, trasferta vietata ai residenti in Lombardia (senza tessera dei partenopei) e… ai tedeschi

«La trasferta a Napoli sarà vietata per i tifosi dell’Atalanta che provengono dalla Lombardia. È una tradizione che abbiamo deciso di rinnovare per consuetudine a causa dei pessimi rapporti che intercorrono tra alcune frange del tifo bergamasco e quello napoletano».

Queste parole sono state rilasciate a Radio CRC, emittente partner del Napoli, da Maurizio Impronta, presidente dell’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive (Onms). Le dichiarazioni risalgono a qualche giorno fa, si attende a questo punto solo la determinazione ufficiale ma è un dettaglio visto che anche Atalanta, nella mattinata di oggi martedì 18 novembre, ha reso noti i dettagli sul proprio sito ufficiale.

Tecnicamente, la trasferta non è vietata ai tifosi dell’Atalanta, ma ai residenti in Lombardia senza tessera del tifoso del Napoli. Quindi un atalantino di Piacenza, Pisa o Roma, piuttosto che proveniente dalla Sicilia o da Bari, potrà acquistare il biglietto a partire dalle 12 di oggi (martedì 18 novembre) e fino alle 19 di venerdì. Ma, ovviamente, la stragrande maggioranza dei nerazzurri saranno costretti a restare a casa.

Il divieto di acquisto vale poi anche per i residenti in Germania: una scelta figlia molto probabilmente dei buoni rapporti tra tifosi atalantini e tifosi del Francoforte, che tra l’altro si “incontreranno” in Champions il 26 novembre.

Evidente come la scelta delle autorità sia quella di non avere sostenitori atalantini e nemmeno tedeschi al seguito della Dea. Recentemente, in Champions League, la squadra allenata da Dino Toppmöller ha dovuto giocare la sfida del Maradona senza sostenitori al seguito, a dimostrazione di una linea chiara presa dalle autorità. In quella occasione, i dirigenti tedeschi, per protesta, hanno saltato il pranzo Uefa che normalmente si svolge nelle ore prima del match tra i vertici delle due squadre e vertici della Federazione continentale.