Nations League, saranno quattro i nerazzurri alle fasi finali del prossimo giugno
Ottimo risultato per i calciatori impegnati nel torneo continentale organizzato dalla Uefa, a fine campionato ci saranno le sfide decisive
di Fabio Gennari
Rafa Toloi con l'Italia, Mario Pasalic con la Croazia, Marten de Roon e Teun Koopmeiners con l'Olanda. Sono loro i "magnifici quattro" dell'Atalanta che si sono guadagnati la final-four di Nations League in programma il prossimo giugno in Olanda. Le date sono già state definite, le semifinali si giocheranno il 14 e 15 giugno mentre le finali per primo e terzo posto si disputeranno il 18 giugno, mancano ancora le sedi delle gare ma gli impianti di alto livello di certo non mancano ad Amsterdam e dintorni: si tratta solo di capire chi affronterà chi, con la certezza che una partita metterà di fronte due nerazzurri e che in finale ci giocherà almeno uno di loro.
L'ultimo a staccare il pass, in rimonta, per la fase finale del torneo organizzato dalla Uefa è stato Toloi, che ha giocato da protagonista entrambe le ultime due sfide (vinte) dell'Italia contro Inghilterra e Ungheria. Pasalic ha avuto la meglio con la sua Croazia sulla Danimarca di Maehle e Hojlund (vittoria nello scontro diretto di Zagabria), mentre l'Olanda ha vinto il suo girone con 16 punti frutto di un pareggio e ben cinque vittorie. Alle fasi finali di Nations League accedono le vincitrici dei quattro gironi della prima fascia, i giocatori atalantini che sono stati impiegati hanno tutti avuto un ruolo importante nel percorso fin qui disputato.
Resta fermo, tuttavia, il concetto già espresso nei giorni scorsi. Le manifestazioni internazionali che coinvolgono le selezioni nazionali andrebbero meglio incastrate nel calendario stagionale. Al netto del trofeo in palio e delle logiche legate al sorteggio per i gironi dei prossimi Europei, la Nations League aggiunge una serie di partite comunque pesanti in uno schema già parecchio ingolfato: per non pesare sui club e sulla tenuta fisica dei giocatori, sarebbe meglio trovare momenti durante la stagione in cui concentrare tutti gli impegni. In Europa e non solo. Perché va bene lo spettacolo, ma se poi i calciatori saltano come birilli ci rimettono tutti.