di Fabio Gennari
Sull’aereo che ha portato la Danimarca in Qatar, tra i 26 convocati, non c’era l’attaccante della Dea Hojlund. Il giovanissimo ex Copenaghen e Sturm Graz ha collezionato con la Dea undici presenze con 474′ minuti complessivi (poco più di cinque partite intere), con una rete messa a segno e uno score complessivo che parla di 12 tiri (5 nello specchio), 7 occasioni da gol, 7 falli subiti, 181 palloni giocati, un assist, 82 passaggi riusciti, 23 recuperi e una ammonizione contro il Napoli per un intervento a palla lontana.
Il ragazzo è un grande combattente, non è ancora molto determinante in zona gol (contro il Napoli ha fallito due ottime occasioni) ma la stoffa c’è e si tratta solo di saper aspettare la sua naturale evoluzione calcistica. Se mette un po’ di chili e impara bene a smarcarsi e a ricevere palla sia in profondità che venendo incontro, il futuro è tutto suo. Certo, se fosse andato anche ai Mondiali staremmo parlando di un prodigio, visto che è al suo primo campionato in Italia. Ma è solo questione di tempo.
Uno dei temi più importanti riguarda tuttavia la permanenza a Bergamo. Hojlund sarà a disposizione del tecnico fin da lunedì 28 novembre, quando si riprenderanno gli allenamenti al Centro Bortolotti.
Il lavoro, per Hojlund, non sembra proprio essere un problema e in attesa di sviluppi sul fronte mercato saranno molto importanti anche le motivazioni: il ragazzo ha voglia e carattere, nelle quattro amichevoli di dicembre avrà la possibilità di mettersi in mostra e alla ripresa, contro Spezia e Bologna in trasferta, ci si aspettano anche gol importanti.