Se non l'aveste ancora capito Spinazzola non si muove

Se non l'aveste ancora capito Spinazzola non si muove
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Spinazzola non si muove. Lo abbiamo ripetuto più volte e in momenti diversi, ma ora che il nome del laterale di Foligno continua a circolare come una scheggia impazzita nel tourbillon di notizie di mercato proviamo a ribadire il concetto argomentando e spiegando perché non c’è nessun motivo logico per cui l’Atalanta debba cedere ora alle lusinghe della Juventus. Anzi, analizzando la situazione, ci sono almeno cinque motivi per continuare a sostenere con forza che sarà lui l’esterno mancino del ritorno in Europa della Dea.

 

 

1) Contratto blindato, decide l’Atalanta. La situazione contrattuale del calciatore è chiara e definita. Spinazzola è a Bergamo in prestito biennale con scadenza al 30 giugno 2018. La Juve non può fare nulla, il calciatore nemmeno ed è solo e soltanto l’Atalanta a decidere il suo futuro. Il difensore Caldara è nella stessa condizione, il centrocampista Grassi a gennaio era nella stessa posizione. La proprietà del cartellino è dei bianconeri, che però non possono decidere arbitrariamente di riportarselo a casa. Se l’Atalanta dice no, è no. E i vertici nerazzurri hanno ribadito a più riprese la propria volontà, sia pubblicamente che quando abbiamo chiesto aggiornamenti sulla situazione.

2) I soldi in ballo: danno da almeno 15 milioni. Lasciar partire Spinazzola oggi, significherebbe per l’Atalanta un danno da 15 milioni di euro. Forse anche di più. I nerazzurri si sono mossi sul mercato già a giugno ingaggiando Gosens ed Eguelfi con un progetto molto chiaro: Spinazzola sarà l’esterno per la stagione 2017/2018, intanto il tedesco ex Heracles può ambientarsi in Italia e prendersi la fascia dal campionato 2018/2019, con il giovane ex-Inter spedito in prestito a Cesena con tutto il tempo di farsi le ossa. Cedere oggi Spinazzola significa dover rincorrere Laxalt, che il Genoa valuta 15 milioni, e bruciare anche gli altri due investimenti già fatti. Follia.

3) L’aspetto tecnico: impensabile perdere entrambe le ali. Sotto il profilo tecnico, l’Atalanta ha dovuto cedere Conti al Milan strappando un sacco di milioni a causa delle mosse di procuratore, calciatore e società rossonera, ma non si può pensare di privarsi in un colpo solo anche dell’altra ala. Spinazzola è decisivo sulla fascia sinistra alle spalle di Gomez e la sua propulsione offensiva a più riprese si è dimostrata fondamentale. Gasperini è categorico: Spinazzola non si muove. E i vertici orobici sono tutti con lui.

4) La volontà del calciatore: è solo una questione di soldi? Non abbiamo parlato con il giocatore e non abbiamo elementi per valutare la sua volontà ma, oggettivamente parlando, non ci sono motivazioni tecniche per credere che lui voglia andare subito a Torino. Nell’anno del Mondiale, Spinazzola ha la garanzia che a Bergamo giocherebbe sempre e nel ruolo che lo ha consacrato. A Torino in quella posizione non giocherebbe mai (ci sono Alex Sandro e Asamoah) mentre a destra potrebbe forse trovare spazio. Nel 3-5-2 ci sono De Sciglio e Lichtsteiner che non sono concorrenti impossibili da superare, però è rimasto anche Cuadrado per ora. E nel 4-2-3-1 al giovane di Foligno toccherebbe il ruolo di terzino puro. Resta il nodo economico: se il problema è quello, per un solo anno l'Atalanta potrebbe fare un altro piccolo sforzo. Sarebbe un investimento molto più "facile" rispetto alla rincorsa ad un nuovo giocatore.

5) Il tempo, la piazza e gli obiettivi: giusto non cedere. Un’operazione del genere, a prescindere da tutto quello che abbiamo scritto, non si può nemmeno immaginare al 10-15 di agosto. È come se la Juve decidesse oggi di cedere Alex Sandro, l’Inter Perisic o il Milan Suso. Siamo a quel livello. I tifosi hanno fatto oltre dodicimila abbonamenti anche perché la squadra offre grandi garanzie in attesa dell’ultimo colpo de Roon. L’Atalanta è competitiva e quindi non è pensabile lasciar partire un pezzo da novanta di questo livello. Gasperini vuol fare bene in Italia e in Europa, Spinazzola rischia di essere ancora più importante dell’anno scorso e i vantaggi saranno tutti suoi (Ventura lo chiamerà al Mondiale) e della Juve (da giugno si troverà un giocatore pronto per il salto di qualità): non c’è alcun motivo per cedere oggi. Spinazzola non si muove.

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