La curiosità

Nonostante le assenze, la Dea è una mitragliatrice: con Djimsiti i bomber sono 19

Grande partecipazione alla fase offensiva dei giocatori, indipendentemente dal ruolo: solo quattro non hanno ancora segnato

Nonostante le assenze, la Dea è una mitragliatrice: con Djimsiti i bomber sono 19
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di Fabio Gennari

Non un bomber che trascina il gruppo, ma una cooperativa del gol che coinvolge quasi tutta la squadra. Tra campionato, Coppa Italia, Champions League ed Europa League, l'Atalanta ha finora mandato in rete ben 19 giocatori diversi e il dato è assolutamente incredibile se si pensa che sono appena quattro i calciatori della prima squadra che non hanno ancora trovato la via del gol: Pezzella, Hateboer, Scalvini e Mihaila.

La stagione che sta per entrare nella sua fase più calda è già da record, in campionato i marcatori diversi sono 17, con l'Atalanta che guida la classifica italiana davanti a Inter e Fiorentina, mentre in Europa è seconda solo al Barcellona (18 gol), in compagnia di squadre come Paris Saint-Germain e Hoffeneim. Real Madrid e Manchester City, tanto per citare due delle più importanti compagini del panorama internazionale, sono ferme a 16 giocatori andati in gol nei rispettivi campionati.

Si tratta di un tratto distintivo importante per una compagine come quella di Gasperini, che non ha mai avuto, anche nel momento migliore di Zapata o Muriel, un solo punto di riferimento offensivo. Distribuire le reti su più uomini è una virtù, permette di coinvolgere tutta la squadra nel gioco offensivo e di attaccare la porta con soluzioni diverse: palla a terra, con i cross, sfruttando i calci piazzati o le incursioni dei centrocampisti, piuttosto che puntando sugli esterni che chiudono sul palo lontano.

Contro la Juventus, ad esempio, si è visto anche un bel gol su punizione da parte di Malinovskyi e considerando le doti balistiche dei giocatori presenti nel gruppo è auspicabile un miglioramento delle medie realizzative anche in quel tipo di situazione. Insomma, pur con una clamorosa sfilza di assenze nel reparto avanzato, la formazione orobica ha soluzioni importanti da sfruttare e questo rappresenta una certezza importante per l'ultima parte di stagione.

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