Masiello, il nuovo inizio tra ottime giocate e un errore

Masiello, il nuovo inizio tra ottime giocate e un errore
Pubblicato:
Aggiornato:

Dopo 1120 giorni, Andrea Masiello. Nella sconfitta per 3-2 subita a Firenze dalla formazione nerazzurra, c’è un giocatore che nonostante tutto ha visto la luce in fondo al tunnel. L’Atalanta ha riproposto dal primo minuto Andrea Masiello, difensore di Viareggio che ha scontato la sua squalifica dopo la vicenda calcio scommesse e, a sette giorni di distanza dalla prima panchina ufficiale collezionata contro il Cagliari, è tornato tra i protagonisti.

Ha sbagliato e ha pagato. Dal giorno del suo ritorno in campo per gli allenamenti a Zingonia lo scorso 14 gennaio, si sono dette e scritte tantissime cose su Andrea Masiello. Tifosi e addetti ai lavori hanno espresso opinioni spesso discordanti, ci sono quelli che lo vorrebbero sempre in campo e chi invece con la maglia dell’Atalanta non vorrebbe più rivederlo.

La realtà racconta di un uomo che ha sbagliato e ha pagato con una lunga squalifica dal punto di vista sportivo. L’Atalanta lo ha sempre tenuto a contratto seppur con il minimo di stipendio per tutelare un investimento che nell’estate 2011 era costato parecchio: 2,5 milioni di euro più il cartellino di Defendi valutato 1 milione di euro. Riscattato alle buste senza ulteriori esborsi, l’ammortamento di Masiello si è concretizzato nei mesi e nei 2 anni successivi e oggi la Dea si è ritrovata con un giocatore che ha grande voglia di riscatto e che ha dimostrato di essere in piena forma.

 

MARIANI - ATALANTA-CAGLIARI CAMPIONATO SERIE A TIM 2014-15

 

Il ritorno a Firenze. Stefano Colantuono e Pierpaolo Marino nelle scorse settimane hanno spesso sottolineato come il giocatore si sia fatto trovare in condizioni ottimali dal punto di vista fisico. Il mister ha così scelto di rimandarlo in campo dal primo minuto contro la Fiorentina e la prestazione è stata molto positiva. Non accadeva dal 15 gennaio 2012, Lazio-Atalanta.

Masiello ha iniziato subito a proporre gioco, al 3’ il primo cross pericoloso in area di rigore è stato proprio il suo (colpo di testa di Moralez e palla sul fondo). Al 4’ è arrivato un ottimo anticipo di Mati Fernandez, al 12’ la sua apertura in fase di ripartenza per Zappacosta ha svelato un piedino tutt’altro che arrugginito ma, in occasione del pareggio della Fiorentina, ecco il primo errore di posizione.

Nel gioco delle marcature, il viola Basanta toccava a lui e i blocchi nella Fiorentina sul cross dalla destra lo hanno ingannato: l’argentino invece di schiacciarsi verso la porta ha tagliato alle spalle dei compagni, la girata di testa che ha battuto Sportiello è arrivata senza avversari ad ostacolarlo, ma le responsabilità di Masiello sono evidenti. In occasione della seconda conclusione di Basanta in semi rovesciata, lo stesso terzino della Dea aveva ripreso la posizione e quindi non ha colpe specifiche.

Ripresa con giallo (mancato). Anche nella ripresa la tenuta del laterale è molto buona, la Fiorentina cambia modulo passando al 4-3-3 e pur non essendoci per lui avversari diretti sono spesso le incursioni dei centrocampisti a risultare decisive. Masiello tiene sempre molto bene la posizione, in area di rigore si fa rispettare e al 72’ c’è pure un episodio da moviola che lo vede coinvolto.

Nel corpo a corpo con il solito Basanta, Masiello si fa sentire sull’uomo come capita spesso negli ultimi metri davanti al portiere e, quando l’avversario reagisce con una gomitata, lui finisce a terra. Per la verità Basanta non colpisce con violenza, ma il cartellino giallo ci stava tutto.

Nel finale, dopo il 2-2 di Boakye, Masiello è nuovamente protagonista in due occasioni. Dal suo piede destro parte il cross che Pinilla schiaccia sul fondo per il potenziale 2-3 (87’ minuto), quando Pasqual infila la rete del 3-2 Masiello è davanti e tiene perfettamente la linea con Stendardo mentre alle sue spalle Zappacosta lascia scappare il diretto avversario e Cigarini tiene (forse) tutti in gioco.

Dopo 94 minuti finisce la partita della Dea e anche la seconda prima volta di Masiello in serie A. Noi dobbiamo giudicare la prova sul campo e il giudizio non può che essere unanime: una prestazione positiva per un giocatore ritrovato. L’uomo, nessuno lo dimentichi, sta cercando di lavare la coscienza dando una mano ai poveri e ai bisognosi di Don Resmini.

 

Seguici sui nostri canali