la polemica

Nuovo striscione esposto a Zingonia contro il reintegro in rosa di Lookman: «Rimani un ingrato»

Messaggio molto chiaro al giocatore da parte di un gruppo di atalantini e apparso alla vigilia del match contro il Torino

Nuovo striscione esposto a Zingonia contro il reintegro in rosa di Lookman: «Rimani un ingrato»

di Alessandro Giovanni Pagliarini

La ferita non si è ancora rimarginata. Nonostante il reintegro ufficiale di Ademola Lookman nel gruppo squadra, avvenuto giovedì 18 settembre, una parte del tifo atalantino continua a non perdonare il comportamento estivo del nigeriano. A testimoniarlo è il nuovo striscione apparso questa mattina (20 settembre) fuori dal centro sportivo Bortolotti di Zingonia, alla vigilia della trasferta di Torino.

Non è la prima volta

«11 reintegrato… ma per noi rimani un ingrato»: questo il chiaro messaggio firmato dal gruppo “Vecchia Guardia”, con il numero di maglia di Lookman sbarrato da una croce rossa. Un segnale inequivocabile che dimostra come, nonostante il passo indietro del calciatore e la sua ammissione nel gruppo, il perdono non sia affatto scontato per tutti i tifosi nerazzurri.

Non è la prima volta che il tifo organizzato atalantino si divide sulla questione Lookman. Già ad agosto, nei giorni del suo primo rientro a Zingonia dopo l’assenza ingiustificata, erano apparsi due striscioni con messaggi contrapposti.

La “Curva Nord 1907” aveva lasciato una porta aperta al reintegro con il messaggio: «La maglia va onorata… un’altra c*****a non sarà giustificata!!!». Sempre la “Vecchia Guardia”, invece, aveva ribadito la propria posizione più drastica: «Meglio la B che uno in squadra così».

Un’estate di tensioni

Per comprendere la durezza del messaggio odierno, è necessario ripercorrere quanto accaduto durante il mercato estivo. Lookman aveva fatto di tutto per lasciare Bergamo, sostenendo che la società gli avesse promesso la cessione già nell’estate 2024. La dirigenza atalantina, però, aveva alzato un muro, disposta ad ascoltare solo offerte dall’estero e corrispondenti alle richieste economiche del club.

L’unica proposta concreta, quella dell’Inter da circa 45 milioni di euro, era stata respinta. La rottura si era consumata definitivamente quando il giocatore aveva pubblicato una dura lettera contro la dirigenza bergamasca, per poi sparire dai radar e disertare gli allenamenti agli ordini di Juric.

Dopo settimane di stallo e allenamenti individuali, la svolta è arrivata giovedì 18 settembre. Lookman ha avuto colloqui separati con la società, con Juric e con la squadra, dichiarando di aver «voltato pagina» e di essere pronto a «dare il cento per cento». Il tecnico croato ha accolto positivamente il passo indietro del nigeriano, riammettendolo immediatamente in gruppo.

Verso Torino con un’incognita

Oggi, alla vigilia della sfida contro il Torino, l’allenatore della Dea dovrà decidere se schierare subito Lookman dall’inizio o utilizzarlo a partita in corso. Dal punto di vista tecnico, il rientro del Pallone d’Oro africano rappresenta un rinforzo di qualità per un attacco che cerca ancora la propria identità definitiva, soprattutto considerando i tanti infortuni.

Lo striscione odierno della Vecchia Guardia evidenzia però come il reintegro sportivo non coincida automaticamente con quello ambientale. Una parte consistente della tifoseria organizzata continua a considerare il nigeriano un «ingrato» per il suo comportamento.

Se da un lato la società e lo staff tecnico sembrano aver voltato pagina, dall’altro il perdono di una parte del tifo appare ancora molto lontano. La partita di domani contro il Torino potrebbe rappresentare un primo banco di prova per testare la reazione del pubblico atalantino nei confronti del numero 11 nigeriano, qualora Juric decidesse di schierarlo.